Roma, 24 gen. (Adnkronos) – "Chiediamo al governo di non giocare sporco e di concordare la data del voto: non si facciano scherzi infilandola nei ponti del 1 maggio o del 25 aprile". Riccardo Magi ha preso parte alla conferenza stampa per l'allargamento del Comitato promotore del referendum sulla cittadinanza. Ai 75 soggetti che già ne facevano parte se ne sono aggiunti altri come Libera, Action Aid e Amnesty.
"Ci rivolgeremo anche alla commissione di Vigilanza Rai per chiedere che si avvii una informazione pubblica sul referendum e al governo di attivarsi immediatamente per il voto degli studenti e dei lavoratori fuori sede -ha detto ancora Magi-. La legge delega è ferma al Senato da molti mesi, la cosa è possibile. Non intendiamo essere rinunciatari su nulla, è troppo prezioso che questo referendum si volga con la massima attenzione e le garanzie".
Per Luigi Manconi, "dobbiamo e possiamo vincere. Questa possibilità è concreta, concretissima. Da oggi dobbiamo abbandonare ogni atteggiamento rassegnato, vittimistico, sconfortato. Vincere dipende solo ed esclusivamente da noi". Manconi, tra l'altro, ha sottolineato: "La legge attuale è del '92, all'epoca gli stranieri regolari erano circa mezzo milione, oggi sono 5 milioni e 200mila. Per questa società la legge è un ferro vecchio, un apparato che non può funzionare. Nel sistema scolastico ci sono 928mila stranieri, una enormità, è un oltraggio che non abbiamo gli stessi diritti, garanzie e tutele dei loro compagni di banco".
(Adnkronos) – Oltre ai rappresentanti delle varie associazioni sono intervenuti anche esponenti di alcuni dei partiti che sostengono il referendum. "La politica sta facendo un balletto vergognoso sulla cittadinanza, non affronta questo tema che riguarda centinaia di migliaia di persone e non va toccato alla leggera, parliamo di persone che legalmente risiedono sul nostro territorio e hanno diritti pieni", ha spiegato Giulia Pastorella, di Azione.
"Il referendum parla al futuro dell'Italia, che avrà un futuro economico e sociale se saprà integrare chi viene da fuori", ha sottolineato Benedetto Della Vedova (+Europa). "Abbiamo vinto il primo tempo, ora il secondo tempo lo dobbiamo affrontare e vincere sapendo che il tema è se far prevalere una societa multiculturale, di integrazione e diritti o una società chiusa che difende micragnosamente culture e tradizioni".
Secondo Angelo Bonelli, di Avs, "la campagna referendaria è importante per il Paese. Oggi i diritti sono calpestati, si parla di deportazioni, c'è il grande bluff della destra al governo che ci ha raccontato balle sui trafficanti di essere umani. Giorgia Meloni è la migliore alleata dei trafficanti al punto di fargli fare il giro turistico con gli aerei di Stato. Di fronte a questo scenario abbiamo il dovere di promuovere una mobilitazione culturale e politica e il referendum è l'occasione per farlo".