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Cipolletta (AIE): mercato del libro frena, serve legge di sostegno

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Milano, 9 ott. (askanews) - "I dati dei primi mesi del 2024 mostrano una stagnazione del mercato dell'editoria, anzi una recessione, una piccola recessione se si prendono i dati al netto dell'inflazione. Infatti il numero delle copie vendute è più basso nei primi mesi del 2024 rispetto al 2020. Qu...

Milano, 9 ott. (askanews) – “I dati dei primi mesi del 2024 mostrano una stagnazione del mercato dell’editoria, anzi una recessione, una piccola recessione se si prendono i dati al netto dell’inflazione. Infatti il numero delle copie vendute è più basso nei primi mesi del 2024 rispetto al 2020. Questa è una situazione che ci preoccupa perché è abbinata anche al calo di alcune risorse finanziarie che erano prima disponibili su questo mercato, mi riferisco alla modifica della 18 app con le nuove carte, mi riferisco al venire meno dei 30 milioni per le biblioteche e che testimoniano che il mercato senza questi interventi rischia di essere in regressione”. Lo ha detto il presidente dell’AIE, Associazione Italiana degli Editori, Innocenzo Cipolletta, commentando i dati sull’andamento del mercato del libro diffusi dal proprio Centro Studi.

“Poiché nel 2025 verranno meno altre risorse che invece nel 2024 ancora c’erano – ha proseguito il presidente degli editori – la situazione per noi può essere particolarmente preoccupante. Per tale motivo abbiamo chiesto come filiera del libro una vera legge quadro di sostegno al libro inteso come sostegno alla lettura e alle infrastrutture del libro. Per la lettura intendo evidentemente tutte le politiche che sono a favore per le scuole, per le biblioteche, per le persone, per poter acquistare dei libri o poter usufruire dei libri; per le infrastrutture penso alle biblioteche, penso alle librerie che devono essere rinforzate, perché più della metà dei libri italiani vengono ancora venduti in le librerie, penso all’innovazione che sta invadendo il nostro settore e che deve essere in qualche maniera sostenuta attraverso dei sostegni a favore del software e non soltanto, come si fa in Italia, di sostegno a investimenti in macchinari. Questo del software per noi è molto importante perché è un nuovo mercato innovativo”.

“Noi speriamo – ha concluso Cipolletta – che queste tendenze convincano le autorità italiane a intervenire e a farlo proprio quest’anno, che siamo ospiti di onore alla Buchmesse di Francoforte e quindi siamo sotto gli occhi di tutto quanto il mondo e siamo quindi un esempio, dobbiamo essere un esempio di quello che l’Italia può fare per sostenere la lettura e l’istruzione del Paese”.