I dati pubblicati mercoledì mostrano una popolazione di 1,409 miliardi di persone alla fine del 2023, evidenziando una flessione di 2,08 milioni rispetto al 2022.
Cina, preoccupa il calo demografico
La decrescita dell’anno appena concluso è il doppio rispetto a quella del 2022, in cui si è registrato il primo calo demografico in 60 anni. Gli esperti tuttavia hanno affermato che si tratti di una contrazione prevedibile, considerando l’espansione della classe urbana e il tasso di natalità. La tendenza ha segnato l’aggravarsi di una sfida demografica destinata ad avere implicazioni significative sulla seconda economia mondiale.
L’Ufficio nazionale di statistica cinese (NBS) ha segnalato che il Paese ha registrato 6,39 nascite ogni mille abitanti, al pari di altri Stati avanzati dell’Asia orientale come il Giappone e la Corea del Sud. Il tasso di natalità è tuttavia il più basso dalla fondazione della Repubblica popolare nel 1949.
La politica del figlio unico
La Cina ha registrato per decenni un calo delle nascite, come risultato della controversa politica del figlio unico, attuata negli anni ’80 per controllare la sovrappopolazione dell’epoca.
Il governo ha revocato la riforma nel 2016 per cercare di arginare il decremento demografico e ha introdotto una serie incentivi per incoraggiare i genitori a creare nuclei familiari più numerosi. Nel 2021, ha ulteriormente allentato il limite per consentire alle coppie di avere fino a tre figli. Le politiche sembrano tuttavia aver avuto un impatto limitato. Dopo un periodo di tre anni di Covid, i giovani cinesi ritengono prioritario avviare un percorso lavorativo, prima di mettere su famiglia.
Tra i deterrenti viene citato anche il costo della vita in molte città.
L’economia arranca
La flessione demografica si colloca in un momento in cui la crescita è in picchiata. La NBS ha confermato che l’economia cinese è cresciuta del 5,2% nel 2023, rispetto all’obiettivo governativo di circa il 5%. Sebbene questa espansione segni una ripresa significativa rispetto all’anno precedente in cui l’economia è cresciuta solo del 3%, si tratta comunque di una delle peggiori performance economiche del Paese in oltre trent’anni.
I dati tuttavia non sono completamente negativi. Nel quarto trimestre, il PIL cinese è cresciuto del 5,2%, in accelerazione rispetto alla crescita del terzo trimestre.