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**Ciclismo: Nibali, 'divieto esultanza negli sprint? Giusto, è una questione di rispetto'**

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Roma, 13 gen. (Adnkronos) - "Se sei in uno sprint e il compagno che tira la volata vede che il velocista sta vincendo e alza le mani per la vittoria mentre ci sono gli altri dietro ancora in volata è giusto avere rispetto per coloro che stanno ancora sprintando". Vincenzo Nibali, co...

Roma, 13 gen. (Adnkronos) – "Se sei in uno sprint e il compagno che tira la volata vede che il velocista sta vincendo e alza le mani per la vittoria mentre ci sono gli altri dietro ancora in volata è giusto avere rispetto per coloro che stanno ancora sprintando". Vincenzo Nibali, conversando con l'Adnkronos, spiega così la nuova regola Uci che sarà in vigore dall'inizio della stagione: tenere le mani sul manubrio anche in caso di vittoria del compagno di squadra, e non rallentare durante uno sprint. E' possibile che questa regola, che annulla una liturgia ciclistica che va avanti dagli albori delle gare in bici, coinvolga anche il vincitore della volata se all'arrivo si è in gruppo, e le sanzioni sono anche pesanti, con retrocessione all'ultimo posto, cartellino giallo e il 25% di penalizzazione nel ranking Uci.

Secondo Nibali la nuova norma "non riguarda la sicurezza, perché di cadute dovute a questo non ne sono mai successe, ma non intralciare la volata degli altri. Non c'è niente di scandaloso nella nuova regola: se chi sta tirando con successo la volata si sposta, si alza con il busto, gesticola, quelli dietro devono fare uno scarto per poter passare. Questo è scorretto, e il senso del regolamento è evitarlo, si tratta di rispetto per gli altri. Poi ovviamente una volta che hai tagliato il traguardo puoi esultare come vuoi".