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Sospeso l'accordo di Schengen con la Slovenia. Tajani: "Rischio di terroristi infiltrati tra i profughi"

Stop accordo di Schengen

"Stop all'accordo di Schengen", questa è la richiesta del Governo Italiano che teme il rischio di ingresso di terroristi sulla penisola.

Era l’ottobre del 2023 quando Italia e Slovenia avevano deciso di ristabilire i controlli al confine tra i due paesi. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, aveva dichiarato che il provvedimento sarebbe stato provvisorio. La misura era stata poi estesa per cinque mesi a gennaio 2024. Nelle scorse ore, infine, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso di un intervento fatto al congresso Svp di Merano, ha annunciato che il Governo italiano ha avviato la richiesta di sospensione degli accordi di Schengen.

Governo italiano chiede la sospensione degli accordi di Schengen: il motivo

Il capo della Farnesina, nel motivare la decisione di chiedere lo stop degli accordi di Schengen ha spiegato che c’è “il rischio di terroristi infiltrati tra i profughi in arrivo dal Medioriente tramite questo Paese”. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi – si legge da ANSA – aveva recentemente annunciato che con Croazia e Slovenia sono stati avviati i lavori “per condividere un rafforzamento del controllo della frontiera esterna con la Bosnia”.

La reazione contraria dell’opposizione

Nel frattempo, l’opposizione si è espressa in modo critico sulla scelta di proseguire con la sospensione degli accordi di Schengen. Così la senatrice dem, Tatjana Rojc che, nei giorni scorsi aveva evidenziato quali sarebbero potute essere le possibili conseguenze: “Con il ripristino dei confini l’Europa rischia di tornare indietro e il Friuli Venezia Giulia rischia di rinchiudersi rendendo la vita difficile ai cittadini e ai commerci, e tutto senza garanzia di maggior sicurezza”.