Accuse gravi e preoccupanti ai danni di Chico Forti. Un detenuto del carcere di Verona avrebbe raccontato a un sacerdote di essere stato avvicinato da Forti, anch’egli recluso nel carcere di Montorio, per chiedergli di mettersi in contatto con membri della ‘ndrangheta che si occupassero di Marco Travaglio e Selvaggia Lucarelli. La storia, riportata da Il Fatto Quotidiano e il Corriere della Sera il 5 luglio 2024 , è stata successivamente sollevata da Alleanza Verdi e Sinistra tramite un’interrogazione parlamentare.
Chico Forti e le presunte minacce a Travaglio e Lucarelli
Riguardo alla questione, lo scorso 5 luglio Alleanza Verdi e Sinistra aveva richiesto chiarimenti a Carlo Nordio, ministro della Giustizia. La risposta, in forma scritta, è arrivata il 17 dicembre, come confermato dal deputato AVS Davis Dori.
“Si parla di un quadro confermativo. Evidentemente, anche un solo sospetto c’è“, spiega Dori.
Il procuratore avrebbe confermato che un detenuto si sarebbe rivolto al sacerdote Carlo Vinci, garante dei diritti dei detenuti, confidandogli che Chico Forti avrebbe chiesto a lui e ai suoi complici di “far tacere il giornalista Marco Travaglio, la giornalista Selvaggia Lucarelli e una terza persona, mai identificata”.
Venuto a conoscenza del caso, il giornalista avrebbe chiamato il procuratore, il quale ha prontamente incaricato il Nucleo investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Verona di avviare le indagini.
Selvaggia Lucarelli, invece, aveva commentato la vicenda, definendo “bizzarro” il fatto che emergesse un modus operandi di Chico Forti. Aveva aggiunto che, secondo un informatore della polizia americana, anni prima Forti avrebbe chiesto di trovare un sicario per eliminare un avvocato di Miami.
Chico Forti smentisce le accuse
Chico Forti, in una dichiarazione rilasciata al Corriere della Sera nel mese di luglio, ha fermamente negato le accuse, sottolineando di non aver mai fatto una richiesta simile:
“Non ho mai detto né pensato nulla di tutto ciò“.