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Una clamorosa svolta emerge nelle indagini sul delitto di Garlasco a diciotto anni dall’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007: ci sarebbe infatti un nuovo indagato. L’omicidio di Garlasco è uno dei casi di cronaca più conosciuti negli ultimi anni, con grande rilievo mediatico.
A diciotto anni dall’omicidio di Garlasco, la svolta
Chiara Poggi, impiegata di 26 anni, era nata a Vigevano il 31 marzo 1981 ed era laureata in economia. Alberto Stasi, il suo fidanzato, aveva invece due anni meno di lei ed era un laureando in economia. La giovane è stata uccisa con un oggetto contundente, che non è stato mai rinvenuto nella villetta di Garlasco in cui viveva con la famiglia. A trovare il corpo e a dare l’allarme era stato proprio Stasi, che aveva raccontato di aver visto il corpo riverso sulle scale che conducevano alla cantina della villetta.
L’accusa ad Alberto Stasi
Ecco che i sospetti si erano concentrati subito su Stasi. Il 24 settembre 2007 era stato arrestato, per essere poi scarcerato quattro giorni dopo per insufficienza di prove. A seguito di una lunga vicenda giudiziaria Stasi era stato prima assolto dalle accuse con rito abbreviato in primo e secondo grado, e la Cassazione nel 2013 aveva annullato la sentenza di assoluzione. Nel nuovo processo d’appello, nel 2014, era stato invece condannato a 24 anni, con pena poi ridotta a 16 anni, per omicidio senza l’aggravante della crudeltà e della premeditazione. La Cassazione aveva confermato la sentenza, condannando Stasi. Il giovane da anni si batte per una revisione del processo, ma senza risultati: le ultime due richieste di revisione sono state respinte a dicembre 2023 e a febbraio di quest’anno dalla Corte europea dei diritti dell’uomo perché “irricevibili”.
Il nuovo indagato, già coinvolto in precedenza nelle indagini
Ora, stando a quanto riferito dal Tg1, un avviso di garanzia sarebbe stato notificato ad Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara. Già stato indagato, le accuse nei suoi confronti erano però state archiviate. Sempio, all’epoca dei fatti 19enne, era già stato coinvolto nelle indagini, tra il 2016 e il 2017, a causa del DNA ritrovato sotto le unghie di Chiara Poggi. Le accuse nei suoi confronti erano però state archiviate. Il nuovo avviso di garanzia nei confronti di Sempio, come riferisce il Tg1, è arrivato grazie ad una nuova indagine sul DNA effettuata con metodi e tecniche di ultima generazione. Nell’avviso di garanzia l’accusa contestata, come si legge nelle carte in possesso del Tg1, è di omicidio in concorso con ignoti o con lo stesso Alberto Stasi. Nella giornata di domani, mercoledì 12 marzo, Sempio si dovrà presentare nella sede della scientifica dei carabinieri di Milano per sottoporsi all’esame salivare e al tampone dopo aver rifiutato di farlo volontariamente.