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Nessuna revoca dell’Ambrogino d’Oro per Chiara Ferragni. La faccenda del pandoro Balocco, anche se condannabile, non può andare a modificare la valutazione che, all’epoca, ha portato alla consegna dell’onorificenza.
Chiara Ferragni: nessuna revoca dell’Ambrogino d’Oro
Dopo l’affaire della finta beneficenza del pandoro Balocco, alcuni esponenti di Fratelli d’Italia avevano chiesto la revoca dell’Ambrogino d’Oro per Chiara Ferragni. Il Consiglio comunale di Milano si è finalmente riunito e, con 21 voti contrari, 2 astenuti e 8 favorevoli, ha bocciato la richiesta.
Chiara Ferragni, nessuna revoca dell’Ambrogino d’Oro: i motivi
L’Ambrogino d’Oro resta a Chiara Ferragni perché, nonostante il caso del pandoro Balocco sia condannabile, non va ad inficiare sulle motivazioni che hanno portato alla consegna dell’onorificenza. Riccardo Truppo, capogruppo di Fdi che ha appoggiato la revoca, ha così commentato la decisione: ”
Sul caso Ferragni tutti hanno espresso distanza dall’assenza di etica dimostrata nel trattare il mondo del volontariato. Ma quando si è trattato di votare la revoca dell’Ambrogino non c’è stata coerenza da parte di tutti. Non auguriamo eventuali guai giudiziari a nessuno, ma quando si parla di volontariato esigiamo totale rispetto verso decine di migliaia di persone che in tutta Italia e a Milano dedicano la loro vita al servizio degli altri. Riteniamo di aver scelto l’azione simbolica migliore per dire da che parte stiamo”.
Chiara Ferragni: il comune di Milano è con lei
Alessandro De Chirico, che nel 2020 aveva proposto la consegna dell’Ambrogino d’Oro per Chiara Ferragni, ha commentato riportando in auge la raccolta fondi dei Ferragnez per costruire una tensostruttura dedicata ai pazienti Covid fuori dall’ospedale San Raffaele di Milano. “Quel gesto fu davvero molto utile per salvare centinaia di vite umane” e Milano ha tanti altri problemi da risolvere. De Chirico ha aggiunto:
“E’ prematuro che il Consiglio comunale si esprima prima della magistratura quando ci sono ancora delle indagini in corso per verificare le azioni dell’imprenditrice Chiara Ferragni. Anche se si sta delineando un quadro nefasto, mi sento di condannare moralmente ciò che, ai limiti della frode, è già stato appurato, ma sono convinto che questi fatti non debbano inficiare sulla valutazione di allora.