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Negli ultimi tempi, Chiara Ferragni ha fornito ai fan un’altra versione di sé, quella dell’imprenditrice che abbandona il lusso per una vita low cost.
I dubbi sono tanti, ma ruotano attorno ad una domanda: volontà o dovere?
Chiara Ferragni: la nuova vita low cost non convince
Dopo l’esplosione del pandoro gate, Chiara Ferragni ha mostrato ai fan diverse versioni di sé. L’ultima la vede abbandonare, o meglio accantonare il lusso per abbracciare una vita da comune mortale. Per le sue vacanze, niente jet privati ma voli di linea low cost; nessuna guardia del corpo, ma selfie con chiunque provi ad avvicinarla; location normali e non più esclusive e via dicendo.
Siamo sicuri, però, che questa nuova mossa sia dettata da una volontà e non sia un dovere imposto da altri?
Chiara Ferragni in versione low cost: cosa non convince
I dubbi sulla nuova vita low cost di Chiara Ferragni sorgono perché ci sono diverse cose che non tornano. Basta guardare una delle sue ultime condivisioni su Instagram per capire che siamo davanti ad un’altra mossa per ripulire la sua immagine.
L’imprenditrice è in vacanza in Grecia e gode di una villa con piscina e spiaggia privata con accesso esclusivo in mare. Tutt’altro che low cost, come invece vuole dimostrare mentre si lascia immortalare in una gelateria con le sedie di plastica, mentre mangia una semplice coppetta.
Chiara Ferragni: i fan non approvano
La vera Chiara Ferragni è quella che navigava nel lusso e non faceva altro che ostentare le sue ricchezze, oppure quella che oggi viaggia con gli aerei low cost? Fedez, al contrario, ha continuato ad essere quello di un tempo: gli agi gli piacciono e non fa nulla per nasconderlo.
I fan, non a caso, non sembrano troppo contenti dell’ennesimo cambio di rotta dell’imprenditrice. Tra i commenti al suo ultimo post si legge: “La gente non ti stima più. Direi che è tutto“, oppure “Ora cerca di darsi l’aspetto di una ragazzina innocente manco fosse Cappuccetto“, o ancora “È difficile rassegnarsi. Ma a volte bisogna vendere la persone per quello che sono e non per quello che credevamo che fossero“.