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Chiara Ferragni e il caso Pandoro: la sentenza del Tar chiude la questione

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Chiara Ferragni e il caso Pandoro: la sentenza del Tar

Il Tar del Lazio ha messo il punto finale sulla causa che vedeva coinvolti Chiara Ferragni e la Balocco, nel famoso quanto discusso “Caso Pandoro“.

Infatti, il tribunale amministrativo ha dichiarato estinti i ricorsi presentati dall’imprenditrice, chiudendo così la questione.

Chiara Ferragni e il caso Pandoro: la sentenza del Tar

Il capitolo “Chiara Ferragni e il caso Pandoro” può considerarsi chiuso.

Infatti, il Tar del Lazio, attraverso due sentenze, ha disposto l’estinzione dei ricorsi che erano stati presentati in precedenza dall’influencer e dalla sue società, la Fenice Srl e la Tbs Crew Srl.

Il giudizio del tribunale amministrativo è la diretta conseguenza della rinuncia da parte della stessa Ferragni al ricorso, decisione che la stessa imprenditrice digitale aveva promosso lo scorso 5 luglio, come anche riportato nel testo della sentenza.

Tuttavia, la questione resta ancora aperta per la società Balocco, chiamata a pagare una sanzione di 420 mila euro.

Le conseguenze del caso Pandoro

L’estinzione dei ricorsi pone fine al caso che si conclude con il pagamento da parte della Ferragni di circa 1 milione di euro, in conformità a quanto richiesto dall’Autorità Garante del Mercato e della Concorrenza.

Tuttavia, le questioni legali per l’influencer-imprenditrice non si chiudono qui: resta infatti ancora tutto aperto il filone dell’inchiesta penale, nella quale è accusata del reato di truffa aggravata.

Ferragni e la pratica commerciale scorretta

Sono diverse le cause legali che sta affrontando Chiara Ferragni, principalmente riconducibili non solo al reato di

pratica commerciale scorretta ma anche e soprattutto di truffa aggravata.

Infatti, oltre alla questione pandoro vi sono altri casi:

  • Uova di Pasqua, legate al brand Dolci Preziosi;
  • I biscotti Oreo;
  • Bambola Trudi.

Se le indagini vanno avanti negli ultimi due casi, bisogna dire che nel caso della Uova di Pasqua la Ferragni ha già versato 1,2 milioni a favore dell’Associazione “I Bambini delle Fate”, alla quale doveva spettare una parte delle vendite delle uova.