Chiara Amirante: cosa fare quando un imprevisto ci travolge

Roma, 2 dic. (askanews) -Nella terza puntata de "I viaggi del cuore" Chiara Amirante, fondatrice di Nuovi Orizzonti, durante il viaggio a Malta in onda su Canale5 ha risposto alla domanda del conduttore don Davide Banzato: "San Paolo in viaggio verso Roma come prigioniero trova riparo da una tempest...

Roma, 2 dic.

(askanews) -Nella terza puntata de “I viaggi del cuore” Chiara Amirante, fondatrice di Nuovi Orizzonti, durante il viaggio a Malta in onda su Canale5 ha risposto alla domanda del conduttore don Davide Banzato: “San Paolo in viaggio verso Roma come prigioniero trova riparo da una tempesta proprio qui a Malta, dove si ferma tre mesi diventando il primo evangelizzatore dell’isola. Cosa fare quando un imprevisto ci travolge come un’onda impetuosa?”

“Sono tante le tempeste nella vita che ci colgono alla sprovvista e rischiano di travolgerci – dice Amirante -.

San Paolo ha affrontato non solo le tempeste del mare che lo hanno portato anche a naufragare, ma continue tempeste e avversità nella sua missione di annunciare la Buona notizia del Vangelo alle genti. San Paolo ma più in generale tutti i santi ci insegnano che l’arma più potente per affrontare le tempeste della vita è la preghiera del cuore. Non è sufficiente dire qualche preghierina recitandola a memoria distrattamente, bisogna dedicare tempo di qualità per imparare l’arte della preghiera del cuore.

Quando si arriva a scoprire la bellezza della preghiera contemplativa si fa l’esperienza dei frutti dello spirito che, secondo quanto ci assicura la Parola di Dio, sono Pace Amore Gioia, pazienza, benevolenza, mitezza. Ci si sente rivestiti di forza dall’altro e lo Spirito Santo ci da luce per affrontare al meglio le avversità. E’ proprio come quando ci si trova a nuotare e all’improvviso le onde si alzano e il mare diventa sempre più impetuoso.

Si può restare in superficie in balia delle onde e si corre il rischio di affogare, oppure ci si può immergere in profondità dove il mare è più calmo e lasciare che l’onda passi. Allora riesci a tornare sano e salvo a riva senza che la forza delle onde ti travolga. Sono anni che vivo tutti i giorni tempeste di vario tipo e posso testimoniare che ogni volta che trascuro la preghiera mi sento in balia delle onde ma quando riesco a restare immersa nella preghiera del cuore continuo a sperimentare una pace profondissima anche nelle situazioni più drammatiche e dolorose.

La preghiera del cuore però è un’arte tutt’altro che facile da imparare, richiede impegno tempo costanza, e qualche bravo maestro che ci insegni come fare. È un percorso impegnativo ma ne vale davvero la pena perché i frutti che ne scaturiscono superano ogni nostra immaginazione. La vita di San Paolo che da persecutore dei cristiani è diventato un grandissimo santo, l’apostolo delle genti ne è una meravigliosa testimonianza”.