In Italia, stando ai dati istat, nel 2022 la retribuzione media lorda è stata di 37.302 euro “nelle unità economiche con almeno 10 dipendenti”. Trattasi di una somma equivalente a circa 2.200 euro netti al mese (molto dipende dalle addizionali Irpef locali). Ma analizzando il dato medio si osservano notevoli disparità. La retribuzione oraria lorda, che equivale mediamente a 16,4 euro, si mantiene più bassa per le donne (15,9 euro) rispetto agli uomini (16,8 euro), e porta a una differenza a livello annuale di oltre 6.000 euro: il guadagno delle donne è in media 33.807 euro contro i 39.982 euro degli uomini.
Così è il Gender Pay Gap, il divario di genere
Tale divario, conosciuto anche come Gender Pay Gap, si fa più evidente tra i laureati (16,6%) e i dirigenti (30,8%). Inoltre viene influenzato dalla maggiore diffusione del part-time tra le donne, con una media di 1.539 ore lavorate all’anno contro le 1.812 degli uomini. Il lavoro part-time, infatti, è retribuito in misura minore: si contano 12 euro l’ora contro i 17,3 euro dei contratti a tempo pieno. Le discrepanze riguardano anche i giovani e i lavoratori precari. Gli under 30 guadagnano in media il 36,4% in meno rispetto agli over 50, mentre coloro che hanno un contratto a tempo determinato percepiscono il 24,6% in meno rispetto ai lavoratori a tempo indeterminato. Anche l’istruzione rappresenta un fattore determinante: chi ha soltanto un titolo di studio inferiore guadagna 12,4 euro l’ora, una cifra inferiore del 17,3% rispetto ai diplomati (15 euro) e del 43,6% rispetto ai laureati (22 euro). Per quanto riguarda il settore di appartenenza, questo influisce significativamente sulle retribuzioni.
I guadagni medi nei vari settori
Nei lavori a controllo pubblico, la retribuzione media è di 20,4 euro l’ora, corrispondente a 39.670 euro annui, superiore rispetto a quella del settore privato, che si attesta a 14,4 euro l’ora (36.034 euro annui). Rispetto ai vari settori economici, l’industria registra le retribuzioni più alte con 38.760 euro lordi annui, mentre a livello diametralmente opposto si colloca il comparto delle costruzioni con 32.202 euro. Inoltre, sussiste ancora un’ampia disparità tra i lavoratori più retribuiti e quelli meno pagati. Le attività finanziarie e assicurative vantano le retribuzioni orarie più elevate (25,9 euro), mentre ristorazione e alloggio registrano le più basse (10,9 euro). Il 10% dei dipendenti con i salari più bassi guadagna meno di 8,8 euro l’ora, mentre il 10% più remunerato supera i 26,6 euro.