I numerosi secoli che ci separano dall’evento che cambiò il mondo, rendono difficile la ricostruzione storica di fatti e figure dell’epoca, alcuni dei quali continuano ad essere avvolti dal mistero, mentre altri sono stati definitivamente chiariti e accertati.
Cominciamo con l’analizzare tre personaggi che non mancano mai nei nostri presepi, i Re Magi.
L’unico Vangelo canonico che li cita espressamente è quello di Giovanni: “Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme…”; tuttavia l’evangelista non fa menzione dei loro nomi, né di quanti fossero.
Secondo la maggior parte degli storici, Magi era un’antica variante linguistica che stava per “Maghi“, e si trattava probabilmente di sacerdoti dei Medi, un popolo abitante nell’Iran attuale, allora sottomesso al potere persiano.
Giovanni li avrebbe menzionati nel racconto poiché essi avevano fama di indovini e astrologhi, ed erano stati citati nell’Antico Testamento a proposito dell’avvento del Messia.
Le aggiunte che tutti conosciamo, ovvero che erano in tre, che si chiamavano Baldassarre, Melchiorre e Gaspare e che in dono portarono oro, incenso e mirra, si devono a testi apocrifi armeni di gran lunga più tardi, cioè medievali, particolari inseriti per rendere più familiare e vicina alla gente comune la figura di Gesù.