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Chi è Ebrahim Raisi, il presidente dell'Iran morto nell'incidente in elicottero

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Dalla sconfitta alle elezioni del 2017, alla sua affermazione quattro anni più tardi: ecco chi è Ebrahim Raisi

Nella giornata del 19 maggio 2024, il presidente dell’Iran è rimasto coinvolto in un tremendo incidente in elicottero che è risultato fatale. Ebrahim Raisi è, dunque, morto all’età di 63 anni: dal 2021 era in carica nel suo Paese.

Chi è Ebrahim Raisi: le origini

Ebrahim Raisi è nato da una famiglia clericale il 14 dicembre 1960, nella città di Mashhad. Sin dalla giovane età si mostrò interessato alla vita da magistrato, tanto da mantenere la carica di pubblico ministero in diverse città. Già nel 1988, l’uomo aveva fatto parte di un comitato che ordinò l’esecuzione di migliaia di dissidenti politici. E negli anni furono diverse le repressioni brutali che Raisi mise in atto, divenendo anche oggetto di sanzioni da parte degli Stati Uniti d’America. Nel 2017, dopo una scalata all’interno della magistratura iraniana, arrivò la prima candidatura al ruolo di presidente, ma quelle elezioni furono vinte da Hassan Rouhani. Due anni più tardi, divenne il capo della magistratura.

Chi è Ebrahim Raisi: il presidente dell’Iran

Raisi dovette aspettare solo quattro anni per avere la sua rivincita. Sì, perché nel 2021, alla sua seconda candidatura, Ebrahim ottenne quasi il 62% dei 28,9 milioni di voti e divenne ufficialmente il nuovo presidente dell’Iran. Durante gli anni in cui è stato in carica, prima dell’incidente in elicottero, Raisi ha sostenuto l’arricchimento dell’uranio dell’Iran e ha proseguito la sua lunga lotta con la corruzione, iniziata nel suo periodo da magistrato. Non si può poi, non menzionare la forte intensificazione della repressione del dissenso e delle violazioni dei diritti umani che Raisi ha messo in atto.