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Che cosa significa ed a chi compete il bollino blu della caldaia nel 2024

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Il Bollino Blu è una certificazione obbligatoria che conferma il corretto funzionamento delle caldaie. Questa certificazione, conformemente al DPR 74 del 2013, si ottiene con controlli regolari effettuati da un tecnico qualificato e autorizzato. La revisione periodica dell'impianto rientra nelle responsabilità del proprietario del bene o, nel caso di affitto, dell'inquilino. Per i condomini, sull'amministratore ricade l'onere delle ispezioni. Il rilascio della certificazione è gestito dal Comune, che può variare la procedura secondo le proprie linee guida. Il Bollino Blu è indispensabile per tutte le caldaie indipendentemente dal tipo di carburante usato, e la mancata applicazione può comportare sanzioni. Il costo per l'ottenimento del Bollino Blu varia tra i trenta e i settanta euro, ma l'intera verifica del sistema può arrivare fino a centocinquanta euro.

Approfondiamo le regole sul Bollino blu per le caldaie nel 2024: definizione e destinatari
Informazioni sulle verifiche da eseguire per ottenere la necessaria certificazione degli impianti di riscaldamento, e sulle sanzioni per chi trascura la manutenzione: tutto ciò che si deve conoscere

L’arrivo del freddo e l’accesso ai sistemi di riscaldamento è ormai prossimo, ma è fondamentale che le caldaie siano in condizioni ottimali di utilizzo e che sia stato affisso il bollino blu, un requisito fondamentale per assicurare l’efficienza e la sicurezza energetica degli impianti termici. Ma di cosa stiamo parlando? E chi dovrebbe occuparsi dell’ottenimento di questa certificazione?

È una certificazione obbligatoria che certifica il corretto funzionamento degli impianti di riscaldamento. Conforme al D.P.R. 74 del 2013, il bollino blu viene assegnato dopo adeguati controlli tecnici sulla caldaia, il cui obiettivo è attestare la sicurezza dell’impianto, l’efficienza energetica e i livelli di emissioni. Il solo conseguimento del bollino blu dopo l’installazione di una nuova caldaia non è sufficiente: questa certificazione è subordinata a controlli regolari effettuati da un tecnico qualificato e autorizzato. Nell’ambito delle ispezioni dell’impianto, viene eseguita un’analisi approfondita dei gas di scarico e valutata l’efficienza integrale del sistema di riscaldamento domestico e dell’acqua. Solo così può essere assicurato che la caldaia non costituisca una minaccia per la sicurezza della casa e per l’ambiente.

La legge stabilisce che la responsabilità della revisione periodica del riscaldamento spetta al proprietario del bene. Tuttavia, quando l’immobile viene dato in affitto, l’onere passa all’inquilino o locatario, poiché il Bollino Blu è incluso nei costi della manutenzione regolare. Per gli edifici con più unità abitative, l’incarico dell’adeguamento degli impianti condivisi secondo le norme vigenti ricade sull’amministratore del condominio. Egli dovrà gestire le azioni necessarie e mantenere i rapporti con i tecnici qualificati per la revisione dei sistemi.

La competenza per il rilascio di questa certificazione è del Comune. Le procedure e i tempi per l’acquisizione del Bollino Blu possono variare a seconda delle linee guida stabilite dalle autorità locali. In linea generale, per ottenerlo è necessario ricorrere ad un professionista qualificato che certifichi che l’apparato è in linea con gli standard di sicurezza, efficienza energetica e delle normative ambientali. A tal fine, l’esperto deve effettuare una serie di passi e controlli:

– Esame delle emissioni di gas: Questo è un esame per assicurare che le emissioni di gas della caldaia siano all’interno dei limiti legali, in modo da minimizzare l’impatto ambientale e garantire il funzionamento sicuro della caldaia.
– Valutazione dell’efficienza energetica: L’esperto incaricato controllerà l’efficienza energetica della caldaia. Un funzionamento efficiente dell’impianto contribuisce a ridurre i costi energetici nel corso del tempo.
– Revisione dei componenti della caldaia: L’ingegnere esaminerà se le parti meccaniche ed elettriche della caldaia sono in perfette condizioni e se non mostrano segni di danni o usura. Durante questa revisione, si sottopongono a esame i bruciatori, i ventilatori e gli scambiatori di calore per cercare eventuali guasti che potrebbero minacciare non solo l’efficienza della caldaia, ma anche la sicurezza.
– Verifiche di sicurezza: L’ingegnere deve esaminare tutti i meccanismi di sicurezza della caldaia per garantire che l’impianto sia in grado di gestire situazioni di emergenza. Tra i meccanismi da esaminare ci sono le valvole di sicurezza ed i termostati.
– Misure e regolazione della pressione: Un’ulteriore prova da effettuare riguarda la pressione. Se questa è troppo bassa o troppo alta, l’ingegnere la regolerà per assicurare un funzionamento sicuro ed efficiente della caldaia.

Al termine dell’esame, un perito autorizzato preparerà un resoconto preciso sullo stato dell’impianto. Solamente se l’risultato sarà favorevole, si occuperà di rilasciare l’Adesivo Blu, che sarà affisso sul manuale della caldaia. Se, nel peggiore dei casi, gli esami dovessero rivelare un esito negativo, lo stesso esperto fornirà al gestore dell’impianto le azioni correttive o di manutenzione necessarie. I dati di accertamento devono essere conservati scrupolosamente. Infatti, devono essere prontamente disponibili nel caso in cui le autorità preposte richiedano un controllo.

Sì, questa certificazione è indispensabile per tutte le caldaie, siano esse installate in abitazioni private, luoghi di lavoro o stabilimenti industriali. È indispensabile anche senza considerare il tipo di carburante usato. Infatti, l’Adesivo Blu serve a confermare che la caldaia è in perfetto funzionamento. Un funzionamento efficiente garantisce anche un calo dei consumi energetici e dei costi associati. La mancata applicazione del Bollino blu comporta il pericolo di sanzioni e multe elevate.

È compito di ogni cittadino che possiede un impianto garantirne la manutenzione e il corretto funzionamento. L’obbligazione di eseguire verifiche regolari per assicurare l’efficienza dell’impianto e l’aderenza ai limiti di emissione si estende a tutte le caldaie, inclusa quelle alimentate a gas, metano, gpl o con combustibili solidi o liquidi. Una normativa europea pertinente alle case ecologiche prevede la graduale eliminazione delle caldaie a gas. La frequenza delle ispezioni varia in base al tipo di caldaia posseduta, quindi dipende dalla sua potenza e dal tipo di carburante utilizzato. Di solito, però, è necessario eseguire una revisione ogni 4 anni per gli impianti a gas con una potenza fino a 100 kw e ogni 2 anni per quelli con potenze maggiori.

Esistono due strumenti per verificare e certificare l’efficienza e la sicurezza degli impianti di riscaldamento: il Bollino Verde e il Bollino Blu. Il Bollino Verde concerne le città con meno di 40 mila residenti. Questa certificazione, gestita a livello regionale o provinciale, conferma che sono state effettuate verifiche per garantire la riduzione delle emissioni inquinanti e mantenere un elevato rendimento energetico della caldaia. D’altro canto, il Bollino Blu riguarda le città con più di 40 mila residenti. Questa certificazione, sotto la diretta responsabilità del Comune, comporta una verifica più approfondita rispetto al Bollino Verde. Quest’ultimo conferma non solo l’efficienza energetica, ma anche la sicurezza dell’impianto e la conformità alle leggi relative alle emissioni inquinanti.

Nell’acquisizione del Bollino Blu, i costi medi variano da trenta a settanta euro. Ma un controllo completo del sistema, considerando operazioni di manutenzione regolari come la pulizia della caldaia e l’analisi della pressione, così come la monitorizzazione dei fumi, può portare a un investimento finanziario tra i cento e i centocinquanta euro. Se fossero necessarie riparazioni o sostituzioni di dettagli dell’impianto, il costo può salire fino a cinquecento euro. E’ importante ricordare che, nel caso in cui la vostra caldaia sia datata, fino al culmine dell’anno è possibile accedere al bonus caldaia 2024. Tuttavia, per continuare a godere di questo beneficio, la manutenzione dell’impianto e l’ottenimento del Bollino Blu sono condizioni imprescindibili, altrimenti vi è il pericolo di perdere tale incentivo.