Dopo il 3-3 dell’andata, il Real Madrid supera il Manchester City ai rigori nella partita di ritorno dei quarti di finale di Champions League e approda in semifinale per il quarto anno consecutivo: la squadra di Guardiola non perdeva in casa, nelle coppe europee, da quasi sei anni.
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Champions Leage, il Real vola in semifinale
Nei primi minuti di partita le due squadre non hanno mao forzato la giocata, alternandosi il possesso palla e studiandosi. Al minuto 12 però si apre una voragine nella difesa della squadra ingele e i blancos ne approfittano subito: dopo un lancio da parte della difesa, Bellingham controlla il pallone che arriva a Vinicius, il numero 7 del Real crossa e la palla arriva a Rodrygo che si vede murato il primo tiro da Ederson ma si fa trovare pronto sul tap-in.
I padroni di casa provano subito a reagire, ma nè con Haaland di testa e nè con un tiro dalla distanza di De Bruyne trovano la rete. Il Real soffre ma rischia poco e chiude il primo tempo in vantaggio di una rete. Nel secondo tempo il City continua ad attaccare con 10 uomini ma la squadra di Ancelotti concede poco e, quando i padroni di casa trovano qualche spazio, Lunin blinda la porta.
Decisivo, per il City, è l’ingresso in campo di Doku: il suo cross dalla sinistra viene respinto male da Rudiger, il pallone finisce sui piedi di De Bruyne che scaraventa il rete di prepotenza la rete del pareggio. Nonostante gli sforzi del City, il risultato non cambia e Orsato manda il match ai supplementari: nei primi 15 minuti, la miglior occasione ce l’ha Rudiger; nel secondo tempo è il City a fare la partita ma senza trovare la via del gol.
Decisive le parate di Lunin
Ai rigori, il Real fallisce la prima occasione con Modric e poi ne infila quattro consecutivi con Bellingham, Vazquez, Nacho e Rudiger ma è Lunin il grande protagonista dei rigori: il portiere dei blancos sale in cattedra e para i rigori di Bernardo Silva e Kovacic.
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