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La Festa del Cinema di Roma si apre senza il ministro della Cultura, ma con un film su Berlinguer e la presenza di numerosi politici e artisti

Fino all’ultimo, c’erano dubbi riguardo alla presenza del ministro della Cultura Alessandro Giuli, atteso alla Buchmesse, ma alla fine non si è presentato alla cerimonia di apertura della 19/a Festa del Cinema di Roma. Il film inaugurale, “Berlinguer – La grande ambizione” di Andrea Segre, con Elio Germano che interpreta il leader del Pci, ha attirato all’Auditorium Parco della Musica non solo numerosi artisti, ma anche diversi rappresentanti della sinistra.

Partecipanti illustri

Tra loro figuravano il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, Walter Veltroni (autore di un documentario dedicato al politico), Pier Luigi Bersani, Francesco Boccia, Antonio Bassolino e Nichi Vendola. Presenti anche alcuni membri della maggioranza, come Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato, e Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera.

All’arrivo, Gasparri ha espresso qualche riserva sulla pellicola, dichiarando: “Prima lo guardo e poi commento”. In risposta a una domanda sul film in apertura, ha sarcasticamente aggiunto: “È in linea con il red carpet.”

Opinioni contrastanti

Mollicone, dal canto suo, ha affermato che è naturale fare un film su Berlinguer, un’importante figura della nostra storia. Ha sottolineato che, nonostante non condividesse le sue idee, è cruciale discutere dell’incidente bulgaro, che è al centro della pellicola. Questo evento segna un momento cruciale nella storia d’Italia, allontanando il Pci dall’influenza sovietica. Tuttavia, ha notato che molti dirigenti del partito rimasero legati all’Urss fino alla caduta del Muro. Infine, ha riconosciuto a Berlinguer il merito di essere un patriota, anche se non è riuscito a realizzare completamente il suo obiettivo di spostare il più grande partito comunista europeo sotto l’influenza occidentale