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Un rito di grande importanza
Questa sera, presso l’Altare della Confessione nella Basilica di San Pietro, si è svolto un rito di grande importanza: la chiusura della bara del Romano Pontefice. Questo momento, atteso con rispetto e devozione, ha visto la partecipazione di numerosi fedeli e rappresentanti della Chiesa, tutti uniti in un atto di omaggio al Papa defunto.
Il rito è stato presieduto dal Cardinale Camerlengo, figura centrale in queste celebrazioni, che ha guidato i presenti in un momento di riflessione e preghiera.
Il significato del rogito
Durante la cerimonia, il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche ha dato lettura del rogito, un documento che racchiude la vita e le opere del Pontefice. Questo rogito è stato poi deposto nella bara, simbolo della memoria e del legame spirituale che continua a vivere tra il Papa e i suoi fedeli. La celebrazione si è svolta secondo le prescrizioni dell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, un rito che sottolinea la sacralità del momento e l’importanza della tradizione ecclesiastica.
La vigilanza del Capitolo di San Pietro
Durante la notte, il Capitolo di San Pietro assicurerà una presenza di preghiera e di veglia al corpo del Pontefice. Questo gesto rappresenta non solo un atto di rispetto, ma anche un invito a tutti i fedeli a unirsi in preghiera per il Papa, affinché possa trovare la pace eterna. La celebrazione si concluderà con la Santa Messa, un momento di comunione e di riflessione per tutti coloro che hanno seguito con affetto e devozione la vita del Papa.
La Sala stampa della Santa Sede ha reso noto l’esito di questo rito, sottolineando l’importanza di mantenere viva la memoria del Pontefice e il suo insegnamento. In un momento di grande tristezza, la Chiesa si riunisce per onorare la figura del Papa, un leader spirituale che ha guidato milioni di persone nel cammino della fede.