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Le dure condizioni di Cecilia Sala in carcere, la telefonata ai genitori: "Dormo per terra, mi hanno tolto gli occhiali"

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Le condizioni drammatiche di Cecilia Sala: il 1° gennaio la reporter ha telefonato alla famiglia, rivelando di dormire sul pavimento

Cecilia Sala è detenuta nel carcere di Evin dal 19 dicembre e l’Iran ha ufficialmente confermato il suo arresto con l’accusa di “violazione delle leggi della Repubblica islamica”. Secondo quanto riferito da genitori e amici, e riportato da Il Post, le condizioni della giornalista sarebbero estremamente dure.

La telefonata di Cecilia Sala in carcere ai genitori

Le condizioni di detenzione di Cecilia Sala sarebbero estremamente gravi: come riferito a Il Post, la giornalista ha telefonato alla sua famiglia il 1° gennaio, raccontando di essere costretta a dormire sul pavimento della sua cella, esposta al freddo, con solo due coperte. Ha anche sottolineato di essere stata privata dei suoi occhiali da vista. La cella sarebbe priva di qualsiasi comfort, senza nemmeno una brandina, e le luci resterebbero accese continuamente. “Fate presto”, avrebbe ripetuto la giornalista ai genitori.

Inoltre, Cecilia Sala non avrebbe ricevuto il pacco inviato sabato dall’Ambasciata alle autorità carcerarie iraniane, che conteneva articoli per l’igiene, libri, sigarette, un panettone e una mascherina per gli occhi. Due giorni fa, tuttavia, il ministero degli Esteri italiano aveva affermato che il pacco fosse stato consegnato direttamente in cella.

Sala è sottoposta a isolamento totale, non vede nessuno dal 27 dicembre, giorno in cui ha incontrato l’ambasciatrice Paola Amedei.

La richiesta del governo italiano all’Iran

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso di fine anno del 31 dicembre, ha menzionato il caso della giornalista:

“Interpreto l’angoscia di tutti per la sua detenzione e le siamo vicini in attesa di rivederla al più presto in Italia”.

Nel frattempo, solo ieri, tramite una nota verbale consegnata dall’ambasciatrice a Teheran, Paola Amadei, il governo italiano aveva richiesto garanzie totali sulle condizioni di detenzione di Cecila Sala e la sua “liberazione immediata”.