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Il vertice di governo a Palazzo Chigi
Il governo italiano ha avviato un vertice a Palazzo Chigi per affrontare la delicata situazione di Cecilia Sala, la giornalista italiana attualmente detenuta in Iran. La riunione, presieduta dalla premier Giorgia Meloni, ha visto la partecipazione di figure chiave come il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro della Giustizia Carlo Nordio e i vertici dei Servizi di intelligence. La questione di Sala è diventata una priorità per l’esecutivo, che sta cercando di garantire la sua liberazione e il rispetto dei suoi diritti fondamentali.
Le dichiarazioni dell’ambasciatore iraniano
Durante l’incontro, l’ambasciatore iraniano Mohammad Reza Sabouri ha comunicato che, sin dall’inizio dell’arresto, sono state garantite le condizioni di accesso consolare per la giornalista. Secondo quanto riportato, Cecilia ha potuto mantenere contatti telefonici con i propri familiari e ha ricevuto alcune agevolazioni. Tuttavia, il governo italiano ha chiesto con fermezza la liberazione immediata della reporter, sottolineando che è giunta in Iran con un visto giornalistico regolare e che il suo arresto è inaccettabile.
Le richieste dell’Unione Europea
L’Alta rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea, Kaja Kallas, ha espresso preoccupazione per le condizioni di detenzione di Cecilia Sala, definendo il suo trattamento inumano e inaccettabile. Kallas ha ribadito che il giornalismo non è un reato e che ogni reporter deve avere la libertà di svolgere il proprio lavoro senza timore di arresto o persecuzione. La sua liberazione è stata dichiarata una priorità assoluta, e l’Unione Europea sta seguendo la situazione con attenzione, collaborando con il governo italiano per garantire il rispetto dei diritti umani.
Il sostegno politico in Italia
In Italia, il caso di Cecilia Sala ha suscitato una forte reazione politica. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, insieme al responsabile Esteri Peppe Provenzano, ha sottolineato l’importanza di garantire la dignità della giornalista e ha chiesto che il governo condivida con tutte le forze politiche le iniziative intraprese per la sua liberazione. La loro posizione è chiara: calpestare i diritti di Sala significa calpestare la dignità dell’Italia stessa. La mobilitazione per la liberazione di Cecilia è diventata un tema centrale nel dibattito politico, con richieste di azioni concrete e immediate.