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Cbi, assemblea approva la Relazione d'impatto e i risultati 2023

Roma, 7 mag. (askanews) – Cbi – la società partecipata da circa 400 banche e altri intermediari che sviluppa, in ecosistema, infrastrutture e servizi innovativi nel mondo dei pagamenti digitali, dell’open banking e dell’open finance – ha tenuto la sua Assemblea annuale 2024 in cui ha approvato i risultati dello scorso anno e la sua Relazione d’impatto 2023.

Spiega Liliana Fratini Passi, direttrice generale di Cbi: “Siamo molto soddisfatti, con questa assemblea 2024 abbiamo approvato il bilancio e tutte le azioni condotte lo scorso anno. In particolare, la soddisfazione va nell’aver presentato la prima Relazione d’impatto, nell’essere divenuti società benefit. Questo significa aver preso un impegno lo scorso anno, impegno che abbiamo portato avanti, declinando delle azioni concrete proprio perché nello Statuto abbiamo inserito delle finalità di beneficio comune. Questo ci ha consentito di implementare delle azioni specifiche sul governo societario, identificando anzitutto la responsabile d’ impatto, andando a pianificare le azioni, e quindi un piano di impatto, per l’anno appena trascorso e per il 2024. Abbiamo anche identificato nel consiglio di amministrazione un referente d’impatto, nominato in azienda un diversity manager, identificato delle politiche a sostegno dell’ambiente, ma soprattutto identificato delle strategie per promuovere un ingaggio e conoscenza su tutte le politiche della diversity, equity ed inclusion”.

Anche dal punto di vista quantitativo, Cbi registra una situazione positiva: “Grande soddisfazione anche per i numeri registrati sia per i servizi di open banking-open finance, sia per il servizio di Cbill per i pagamenti dei bollettini di cui siamo stati aggiudicatari per il terzo anno come miglior servizio di pagamento dei bollettini, con crescita del 20% rispetto all’anno precedente e con circa 13 milioni di italiani che hanno pagato per almeno una volta con questo strumento. E poi ci confermiamo come infrastruttura di riferimento per l’attività di cash management, essendo circa tre milioni di partite Iva che in Italia utilizzano il corporate bank interbancario”

Cbi si colloca in uno snodo fondamentale per gli intermediari finanziari italiani: “CBI è una società consortile per azioni, il cui azionariato è distribuito in tutte le banche italiane. Siamo una società che sviluppa servizi digitali in ecosistema, piattaforme, infrastrutture di rete proprio per favorire quello che in gergo si dice il business-to-business-to-consumer. Quindi sviluppiamo servizi affinché i nostri clienti, i prestatori di servizi di pagamento, possano a loro volta mettere a disposizione servizi innovativi verso i loro clienti: pubblica amministrazione, cittadini ed imprese. Noi ci impegniamo nella innovazione collaborativa”.