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La ministra del Turismo, Daniela Santanché, è imputata: la Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per lei e per altre due persone sulla presunta truffa aggravata ai danni dell’Inps. Dopo la notizia le opposizioni sono sul piede di guerra.
La protesta delle opposizioni politiche
Il vicepremier Antonio Tajani si è espresso sulla vicenda:
«Le opposizioni le chiedono ogni due minuti le dimissioni. C’è una richiesta e quando ci sarà la decisione ne parleremo. Non crea nessun imbarazzo al governo, è una questione di sensibilità personale, spetterà alla ministra Santanché decidere. Io sono un garantista, lo sono con tutti e lo sono stato anche quando c’è stata la vicenda Decaro».
Giuseppe Conte sulle dimissioni per la ministra Santanché
In maniera sarcastica, il leader del Movimento 5 stelle, dichiara:
«Peccato che le liste europee siano ormai chiuse. Ora che per la ministra Santanché è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio per truffa sui fondi Covid che servivano a imprese e lavoratori, Meloni non farà più in tempo a farla dimettere e a candidarla per le Europee in compagnia di Sgarbi».
Dure le parole di Elly Schlein
«Fratelli d’Italia è quel partito che esprime una ministra con una richiesta di rinvio a giudizio per truffa all’Inps sui fondi Covid, e contemporaneamente candida un no-vax appena sotto Giorgia Meloni. Ci aspettiamo che la Presidente del Consiglio abbia un minimo di rispetto per le istituzioni e chieda le dimissioni di Daniela Santanché».
Non si è fatta attendere la replica dal portavoce della ministra:
«La segretaria del Pd Elly Schlein non ne azzecca una, chiede rispetto per le istituzioni quando è la prima a tacere e non esprimere solidarietà di fronte alle offese sessiste rivolte al presidente Meloni».
A favore delle dimissioni della Santanché anche Verdi e Sinistra
A chiedere le dimissioni anche Verdi e Sinistra, Nicola Fratoianni si chiede:
«Può una persona che va a processo accusata di aver truffato lo Stato continuare ad essere ministra della Repubblica? No, nella maniera più assoluta».