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Caso Sangiuliano-Boccia: ecco cos'è successo e il pensiero di Giorgia Meloni

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Un vero e proprio caso è scoppiato intorno alla figura del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano: ecco cos'è successo

Il caso del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia si è abbattuto improvvisamente sul panorama politico italiano e sta facendo discutere da giorni.

Il caso Sangiuliano-Boccia

Il caso è scoppiato intorno alla figura del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, facendo riferimento ai rapporti con Maria Rosaria Boccia, imprenditrice 41enne di Pompei. La donna, dopo essersi vista negare la nomina di consigliera, ha avviato una guerra social ai danni del ministro.

Il 26 agosto, con una foto postata su Instagram, Maria Rosaria Boccia aveva ringraziato Sangiuliano per “la nomina a Consigliere del ministro per i Grandi Eventi”. Una nomina, però, che lo staff del ministro ha smentito poco dopo negando la presenza di una nomina formale o qualsiasi incarico ufficiale affidato a Boccia. Questo ha dato il via ad una vera e propria battaglia tra i due diretti interessati.

Nei giorni successivi, Boccia ha diffuso documenti che sembrano provare il suo coinvolgimento nelle attività ministeriali, contraddicendo le versioni ufficiali. A quel punto, forse obbligato dai fatti emersi, Sangiuliano ha ammesso di aver preso in considerazione la nomina a titolo gratuito, salvo poi desistere a causa di potenziali conflitti d’interesse segnalati dal suo gabinetto.

La vicenda si complica quando La Stampa, il primo settembre, rivela che Boccia sarebbe stata messa in copia anche in alcune delle mail organizzative scambiate tra i dirigenti del ministero e quelli del parco archeologico di Pompei per organizzare il G7 della Cultura, previsto per il 20 settembre. Poche ore dopo è Dagospia a pubblicare lo screenshot di una di quelle mail.

Inoltre, Boccia, sul suo profilo Instagram ha diffuso screenshot che dimostrano la sua partecipazione a gruppi WhatsApp insieme ai collaboratori di Sangiuliano, nonché una conversazione con Andrea Petrella, capo dell’ufficio stampa del ministero, che precedentemente aveva smentito qualsiasi coinvolgimento della Boccia con lo staff del ministro.

L’intervista di Sangiuliano al TG1

Il ministro Sangiuliano, dopo il caos mediatico, decide di parlare pubblicamente al TG1 chiarendo la situazione. Nella serata di ieri, 4 settembre, è andato in onda il servizio dove, il ministro in lacrime, confessa di aver avuto una relazione con Maria Rosaria Boccia, ammettendo che la pratica della nomina era stata avviata per poi essere bloccata.

“Questo rapporto è diventato una relazione sentimentale di tipo personale, io ho continuato a portare avanti l’ipotesi della nomina ma poi mi sono consigliato con alcuni amici legali e con il mio capo di gabinetto i quali mi hanno fatto notare che tutto ciò poteva configurare un potenziale conflitto di interessi. Allora io a un certo punto ho mandato una mail al capo di gabinetto nella quale lo invitavo a interrompere il percorso di nomina della dottoressa Boccia”.

Il ministro ribadisce, inoltre, che le spese della coppia sono state sempre e solo pagate attraverso il suo conto personale e non con i soldi pubblici. Infine, Gennaro Sangiuliano, si è scusato con sua moglie e con Giorgia Meloni e i suoi collaboratori.

Giorgia Meloni sul caso Sangiuliano

Martedì 3 settembre Sangiuliano ha avuto un colloquio con la presidente del Consiglio in merito alla vicenda Boccia e, in una nota, ha affermato:

Sono stato a colloquio con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per ribadire la verità delle mie affermazioni contenute nella lettera inviata questa mattina al quotidiano La Stampa: mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Maria Rosaria Boccia che, rispetto all’organizzazione del G7 Cultura, non ha mai avuto accesso a documenti di natura riservata”.

La stessa premier lunedì sera, su Rete 4, ha dichiarato di aver ricevuto rassicurazioni da Sangiuliano riguardo all’assenza di accesso a documenti riservati da parte di Boccia e all’assenza di spese pubbliche a lei destinate.

“Aveva valutato la possibilità di dare a questa persona un incarico di collaborazione non retribuito. Poi ha fatto scelta diversa e ha deciso di non dare quell’incarico, per chiarire alcune questioni”

Per il momento la premier sembra decisa sul suo pensiero in merito alla vicenda e aggiunge:

Il resto è gossip e lo lascio ad altri”.