Proseguono le indagini sullo scandalo che ha coinvolto Chiara Ferragni e Balocco. Le città dell’influencer e dell’azienda, rispettivamente Milano e Cuneo, hanno aperto due fascicoli e oggi le indagini proseguono con la raccolta delle carte.
Arrivati a Milano gli atti del fascicolo di Cuneo: continua il caso Ferragni-Balocco
Tutti ci siamo stupidi di apprendere poche settimane fa, che l’influencer numero 1 in Italia, nonché paladina della beneficenza, si fosse macchiata di un fatto orribile e molto grave.
Chiara Ferragni voleva fare beneficienza firmando un pandoro Balocco e donando parte del ricavato per la cura dei bambini dell’ospedale Regina Margherita di Torino. Invece la struttura non ha visto neanche un euro.
L’Antitrust ha iniziato le indagini e ora due Tribunali le stanno approfondendo. In particolare, a Milano sono arrivati gli atti del secondo fascicolo aperto da pochissimo, quello di Cuneo, città di origine dell’azienda dolciaria.
Gli interrogatori nel caso Ferragni-Balocco
Dovrebbero iniziare a marzo gli interrogatori verso le parti interessate, ovvero l’ad di Balocco e la Ferragni, indagate per truffa insieme ad altri.
L’inchiesta milanese punta a far luce sulla presunta truffa ma anche sul caso delle uova pasquali Dolci Preziosi, della bambola Trudi e di altre collaborazioni che Chiara ha avuto nel corso della sua carriera.
Oggi i procuratori di Milano hanno ricevuto le carte delle indagini condotte parallelamente a Cuneo. Come loro anche i finanzieri stanno facendo i loro accertamenti.
Bisognerà però raccogliere altro materiale, in particolare per tracciare il flusso del denaro incassato dai prodotti venduti e dai cachet versati a Chiara.
Ci vorranno alcune settimane, dopodiché si proseguirà con l’ascolto degli indagati.