Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, nella giornata di ieri, lunedì 18 novembre, ha inviato un videomessaggio in occasione della presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin, svoltasi alla Camera dei Deputati.
Dal patriarcato come ‘ideologia’ al legame tra violenza sessuale e immigrazione, le sue parole hanno scatenato le polemiche della sinistra.
La replica della sinistra alle parole del ministro Valditara
Le parole del ministro sono state duramente criticate dalla politica di sinistra, che ha accusato Valditara di fare dichiarazioni cariche di razzismo e di arretramento culturale, in particolare perché non supportate da evidenze.
Il deputato dem Gianni Cuperlo ha definito le sue parole “imbarazzanti”, mentre Laura Boldrini, coordinatrice dell’intergruppo Pd alla Camera per le donne, ha sottolineato che Giulia è stata uccisa da un “bravo ragazzo italiano”.
A tal proposito, le deputate Pd sottolineano:
“La violenza contro le donne, è noto a chiunque se ne occupi veramente, è esercitata da uomini prevalentemente italiani e avviene in particolare tra le mura domestiche”.
I dati ufficiali, tra cui quelli della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle violenze di genere, mostrano infatti che la violenza contro le donne è prevalentemente perpetrata da uomini italiani: la percentuale di italiani autori di femminicidio è del 78%.
Il commento del ministro Valditara
Interpellato, Valditara ha ribadito le sue dichiarazioni, aggiungendo:
“Non capisco perché la sinistra reagisca sempre con polemiche anziché ragionare in modo pacato. Mi viene il dubbio che più che lottare contro la violenza sulle donne, qualcuno a sinistra voglia solo condurre altre battaglie“, ha detto, difendendosi a metà pomeriggio di ieri.
“Dovrebbero imparare da Gino Cecchettin, che ha parlato di confronto delle idee”, ha concluso il ministro.