La premier Giorgia Meloni, insieme ai ministri Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e al sottosegretario Alfredo Mantovano, è indagata per favoreggiamento e peculato in merito al caso del rimpatrio del comandante della prigione libica di Mittiga, Almasri. L’informazione è stata resa pubblica dalla stessa premier tramite un video su Instagram.
Giorgia Meloni indagata per favoreggiamento e peculato sul caso Almasri
“Ho ricevuto un avviso di garanzia per favoreggiamento e peculato”.
Giorgia Meloni condivide il documento sui social, spiegando che la notifica è firmata dal procuratore della Repubblica Francesco Lo Voi, lo stesso che ha gestito il processo a Matteo Salvini per sequestro di persona.
L’inchiesta riguarda il caso di Almasri, il generale libico arrestato a Torino su richiesta della Corte Penale Internazionale, poi rilasciato e rimpatriato in Libia con un volo Falcon 900 dei Servizi Segreti.
“Io penso che valga oggi quello che valeva ieri, non sono ricattabile, non mi faccio intimidire è possibile che per questo sia invisa a chi non vuole che l’Italia cambi e diventi migliore ma anche e soprattutto per questo intendo andare avanti per la mia strada a difesa degli italiani soprattutto quando è in gioco la sicurezza della nazione. A testa alta e senza paura”, aggiunge Meloni.
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Gli altri indagati per il caso Almasri
Sono indagati anche Piantedosi, Nordio e Mantovano, presumibilmente a seguito di una denuncia, secondo quanto dichiarato da Meloni.
La premier ha, inoltre, affermato che l’avvocato autore della denuncia sarebbe Luigi Li Gotti, ex politico di sinistra vicino a Romano Prodi e noto per aver difeso pentiti come Buscetta, Busca e altri mafiosi.