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I problemi mentali
Tutto comincia agli inizi del 2000, con Klara Mauerova. Klara si legò sentimentalmente con un uomo che, purtroppo, la abbandonò poco dopo che lei aveva dato alla luce il loro secondo bambino. Klara, che aveva sempre avuto scompensi psichici, si ritrovò sola e con due bambini da crescere. Decise, perciò, di occupare insieme a sua sorella Katerina la casa che era stata lasciata loro dai genitori defunti. Il caso volle che anche Katerina soffrisse di gravi disturbi psichici: violenti scatti d’ira e deliri pseudo religiosi erano all’ordine del giorno. I suoi scompensi furono il motivo per cui, in seguito, vennero accolte in casa persone con altre deformazioni psichiche e, soprattutto, con forti tendenze violente. Fra gli occupanti fissi della casa c’era anche Barbora, un’amica, che aiutava coi servizi di casa e le spese. Ora la famiglia Mauerova è al completo e sta per far vita a uno degli incubi peggiori del nostro secolo.
I disturbi di Barbora
Barbora Skrlova aveva una forte influenza su entrambe le sorelle, ma su Klara aveva una presa particolare. Nonostante i problemi di salute di Barbora – problemi psichici, in primis, ma anche una particolare malformazione che la rendeva fisicamente e mentalmente uguale a una bambina di 13 anni – era la più forte del gruppo e forse fu proprio la sua forte influenza a generare il disastro. Barbora era estremamente invidiosa di Klara perché aveva i due bambini, Ondrej e Jakub, di 8 e 10 anni, mentre lei, per colpa della sua malattia, non avrebbe mai potuto averne. Inizialmente Barbora si autopuniva, andando in bagno e procurandosi ferite ai seni e ai genitali, ma poi pensò bene di far punire i due bambini, che le procuravano tanto odio. Convinse Klara che i bambini portavano in sé non solo il corredo genetico del padre, ma anche la sua cattiveria. Per questo motivo era necessario punire i bambini per le colpe che in passato aveva commesso il padre. Non avrebbe potuto sperare in un risultato migliore: l’intera famiglia Mauerova iniziò ad accanirsi contro i due bambini.
La tortura dei bambini
Dapprima fu solo Klara a prendere i bambini, portarli in cantina e frustarli ripetutamente. Ma quando la vide la sorella Katerina, invece di fermarla, suggerì di dosare le torture nel tempo, lasciando ai bambini il tempo necessario per riprendersi e poi essere torturati di nuovo. I due bambini subirono di tutto: teste immerse nell’acqua, frustate e abusi sessuali: tutto per punire il padre fedifrago. Ondrej e Jakub stavano sottomessi e subivano in silenzio ogni cosa, perché credevano che la mamma lo facesse per il loro bene. Fu a quel punto che si risvegliarono le manie pseudo-religiose di Katerina ed entrò a far parte dell’orrenda famiglia Mauerova un altro soggetto pericoloso: Jan Turek. Jan, come Katerina, era legato alla setta religiosa detta “Il movimento del Graal”, dove si praticavano torture e sacrifici umani, oltre ad abusi sessuali anche su minori.
La svolta mistica
Jan Turek, che sembra fosse diventato il fidanzato di Klara, convinse tutti che i bambini non andavano puniti per le colpe del padre, ma solo da quelle commesse da loro stessi. Ma non dovevano essere puniti per le colpe presenti, quanto per quelle future: un giorno si sarebbero ubriacati, avrebbero marinato la scuola, rubato qualcosa, e per questo andavano puniti preventivamente, per impedirlo. Le torture su Ondrej e Jakub divennero più terribili e meticolose. La madre arrivò al punto di scarnificarli da vivi – e senza nessuna sostanza che alleviasse il dolore – e mangiarne i brani di carne insieme agli altri componenti della famiglia Mauerova. Gli stessi bambini, che vivevano nudi, in gabbie, circondati dal loro sterco, erano costretti a mangiare pezzi di carne provenienti dal fratellino o da loro stessi. Per godersi meglio lo spettacolo, installarono un baby monitor che permettesse di vedere i bambini torturati anche a chi stava nell’altra stanza. Ma questo per loro si rivelò un errore.
La fine di tutto
Non sapevano che un loro vicino di casa aveva installato a sua volta un baby monitor per controllare il suo piccolo bambino che dormiva nell’altra stanza. In una notte di maggio, nel 2007, il baby monitor del vicino intercettò le immagini di Ondrej disteso a terra in una pozza di sangue che veniva seviziato e mangiato vivo dalla madre. Il vicino di casa, orripilato e allarmato per quanto aveva visto, chiamò immediatamente la polizia, che finalmente bloccò gli orrori della famiglia Mauerova. Vennero arrestati tutti, Klara, la sorella Katerina, Jan Turek e una coppia di operai che si era unita al gruppo, Jan Skrla e Hana Basova. Solo Barbora riuscì a fuggire, travestendosi da bambina indifesa e perciò ingannando i poliziotti prima e i direttori di un orfanotrofio poi, dove venne accolta. I due bambini, Ondrej e Jakub, vennero adottati da un’altra famiglia e gli venne cambiato il nome, per discrezione. Probabilmente non si riprenderanno mai più da quanto hanno subito per mano della loro stessa madre, della loro famiglia. La famiglia Mauerova.
(La storia riserva racconti di ogni tipo: “Messalina e l’Imperatore Claudio: la strana coppia“)