Cartabianca, gli interventi di Beatrice Luzzi fanno discutere: "Ma chi sei?"

Cartabianca: gli interventi di Beatrice Luzzi sulle associazioni pro vita fanno discutere.

Ospite di Cartabianca, Beatrice Luzzi ha detto la sua sul diritto all’aborto e sulla presenza delle associazioni pro vita all’interno dei consultori.

Le parole dell’attrice hanno creato una certa polemica sui social.

Cartabianca: gli interventi di Beatrice Luzzi fanno discutere

Martedì 30 aprile 2024, Beatrice Luzzi è stata ospite di Cartabianca per parlare della decisione del Governo Meloni di aprile le porte dei consultori alle associazioni antiabortiste. Una scelta che fa discutere l’intera popolazione, divisa sostenitori e oppositori dell’aborto. L’attrice sostiene che le organizzazioni pro vita dovrebbero essere presenti più nelle scuole e nelle chiese, che nei consultori.

Le dichiarazioni di Beatrice Luzzi sulle associazioni pro vita

Beatrice Luzzi ha dichiarato:

“Se è accettabile il fatto che queste associazioni siano nei consultori? Assolutamente no. È chiaro che la donna ha un’opportunità in più degli uomini. Si dice sempre pari opportunità, ma noi ne abbiamo una in più che vale moltissimo che è la maternità, ma deve arrivare quando uno è pronto ad affrontarla perché si dona la vita. Io penso che queste associazioni tipo Pro Vita dovrebbero forse andare in parlamento, o con tutti coloro che attribuiscono alle donne questa responsabilità. Prima di tutto la responsabilità è anche del maschio. Ma soprattutto spesso la responsabilità è di chi non mette la donna nelle condizioni di affrontare la propria gravidanza con gioia e serenità, tipo questa ragazza, che parla del suo lavoro precario. Così spesso non si può affrontare una gravidanza felice. Queste associazioni che sicuramente portano avanti un messaggio molto bello e importante, dovrebbero farlo in altri luoghi, in parlamento, in chiesa e probabilmente nelle scuole, magari si potrebbe pensare ad un’educazione su certi temi anche ai maschi. Più che colpevolizzare le donne che hanno il diritto di abortire, andassero a sensibilizzare gli uomini”.

Com’è normale che sia, le dichiarazioni di Beatrice hanno dato il via ad una discussione sui social.

Beatrice Luzzi tra sostenitori e odiatori

La Luzzi ha concluso:

“Il 47% degli italiani ritiene che il diritto all’aborto sia a rischio. Il fatto che così tanti ne siano consapevoli è positivo. Evidentemente la percezione che negli ultimi anni ci sia una tendenza attraverso gli obiettori di coscienza a rendere un diritto acquisito e inalienabile non così facile da ottenere è molto grave. Volevo ricordare che i consultori sono luoghi di vita e non sono degli abortifici. Io ho cresciuto due figli e nei consultori ho trovato professionisti di alto livello, dagli psicologi, infermieri, ginecologi, ostetriche e sono persone che curano al genitorialità. Non c’è bisogno di associazioni esterne che creano tensioni all’interno dei consultori. I consultori sono già colmi di professionisti. Semmai il problema è che i consultori in Italia sono 1 ogni 30.000 abitanti e dovrebbero essere 1 ogni 20.000″.

Tra i commenti di coloro che hanno duramente attaccato Beatrice si legge: “Veramente, sarebbe opportuno spiegare ai ragazzi -sin dalla scuola media – che l’embrione è già vita, e che la sessualità è cosa seria proprio perché può generare una vita di cui non ci si può liberare facilmente qualora si volesse farlo“, oppure “Ottima concorrente del GF, per tutto il resto farebbe meglio a tacere.

Del resto si è fatta fregare da un Garibaldi ignorante, presuntuoso e sbruffone, oltre che da una Perla convinta che il dizionario sia un gusto di gelato“, o ancora “Ma chi ca**o sei tu per dire che i Pro Vita non dovrebbero stare nei consultori? Voi siete pro morte… Fate orrore“. Ovviamente, ci sono anche persone che hanno apprezzato e condiviso le parole della Luzzi.