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Caro affitti, 2023 vs 2024: situazione allarmante per le città italiane

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I dati di Immobiliare.it rivelano una realtà disastrosa sul caro affitti: dal 2023 al 2024 non ci sono state novità positive

Nel 2024 il caro affitti resta il denominatore comune di molte città italiane: un fenomeno già noto alle cronache negli anni passati. A maggio 2023 si ricordano le proteste degli studenti in tenda contro il caro affitti ma nulla sembra essere cambiato a distanza di un anno; il mercato è ancora sotto pressione, come rivelano i dati Immobiliare.it.

Caro affitti in 8 città italiane: 2023 vs 2024

L’aumento del costo della vita e in particolare del caro affitti impatta enormemente sulle modalità di spesa e di risparmio degli italiani, ad esempio, per chi abita a Milano, l’affitto può rappresentare addirittura il 51% dello stipendio medio netto. Ecco le città con il costo d’affitto più alto nel mese di maggio:

Torino: € 11,38, in media, al mese per metro quadro, con un aumento del 11,24% rispetto a Maggio 2023 (€ 10,23 mensili al mq).

Genova: € 9,23, in media, al mese per metro quadro, con un aumento del 10,01% rispetto a Maggio 2023 (€ 8,39 mensili al mq).

Bologna: € 17,33, in media, al mese per metro quadro, con un aumento del 0,06% rispetto a Maggio 2023 (€ 17,32 mensili al mq).

Milano: dalla ricerca di Idealista emerge, che è la città con gli affitti più costosi, con un prezzo medio di €23,5 al metro quadro, rispetto ai € 22,2 del 2023.

Firenze: € 22,71 al mese per metro quadro, con un aumento del 20,67% rispetto a Maggio 2023 (€ 18,82 mensili al mq).

Roma: € 16,71 al mese per metro quadro, con un aumento del 12,22% rispetto a Maggio 2023 (€ 14,89 mensili al mq).

Napoli: € 14,66 al mese per metro quadro, con un aumento del 13,64% rispetto a Maggio 2023 (€ 12,90 mensili al mq).

Palermo: € 9,06 al mese per metro quadro, con un aumento del 9,55% rispetto a Maggio 2023 (€ 8,27 mensili al mq).

La situazione del caro affitti e gli stipendi degli italiani

Uno dei nervi scoperti principali in Italia rimane la discrepanza tra gli alti volumi della domanda abitativa e l’offerta bassa, anche frutto della scelta dei cittadini di virare verso locazioni brevi. Tuttavia, la panoramica dello stipendio medio in Italia nel 2024 è piuttosto allarmante, considerando i dati JP Salary Outlook, Osservatorio JobPricing: su 13 mensilità, lo stipendio netto in Italia è di 1.818€ per gli impiegati e 1.524€ per gli operai; i dirigenti 4.473€ netti.

Gli stipendi aumentano all’aumentare dell’età, ma anche se nel tempo la crescita si riduce, il fenomeno più preoccupante riguarda i giovani.

Il peso degli affitti sugli stipendi

In una situazione ideale, un affitto sostenibile dovrebbe rappresentare circa un terzo dello stipendio, ma i dati Eurostat e Immobiliare.it evidenziano una situazione ben differente: per i cittadini che vivono a Milano, Bologna e Firenze lo stipendio si riduce tra il 40 e il 50%, dopo la spesa per l’affitto, mentre a Roma, Torino, Napoli, Palermo e Genova tra il 20 e il 30%.