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A poche ore dalla conclusione del Festival, Carlo Conti ha dichiarato che potrebbe rinunciare alla conduzione di Sanremo 2026. “Magari posso fare solo la direzione artistica, che è la cosa più importante”, ha affermato il conduttore.
Sanremo 2026, Carlo Conti bis? L’annuncio: “Magari potrei fare solo la direzione artistica”
Alla conferenza stampa di oggi, 16 febbraio, a conclusione di Sanremo 2025, Carlo Conti ha risposto ad alcune domande sul suo ritorno come conduttore dei prossimi Festival. L’annuncio a sorpresa: “La conduzione è l’ultima cosa, magari potrei fare solo la direzione artistica e non la conduzione”, ha annunciato Conti, sottolineando che c’è ancora tempo per prendere una decisione definitiva.
Per lui tornare come direttore artistico “vuol dire decidere tutto, il cast, la scenografia, la commissione dei giovani. È un lavoro difficile da fare”, ha spiegato Conti.
Il conduttore di Sanremo 2025 ha confermato che la Rai gli ha affidato l’incarico per altri due anni, per Sanremo 2026 e 2027, e che, di conseguenza, il prossimo anno sarà sicuramente alla guida della direzione artistica. Quanto alla conduzione di Sanremo 2026, invece, non ha ancora preso una decisione definitiva.
L’annuncio su Sanremo 2026
Carlo Conti, in conferenza stampa, ha ribadito che, per accordi con la Rai, guiderà la direzione artistica di Sanremo 2026, mentre sulla conduzione ha lasciato aperta ogni possibilità: “Deciderò cosa fare strada facendo”, ha affermato.
Carlo Conti ha anche aggiunto:
“Se in futuro il mio lavoro dovesse servire a traghettare qualche nuova leva, vedremo se sarò in salute per farlo”.
La risposta alle polemiche
Carlo Conti ha risposto alle polemiche che l’hanno definito “normalizzatore” di questo Sanremo. “Il mio Sanremo – sottolinea il direttore artistico – è baudiano, nel senso migliore del termine. Se questo è normale ben venga il normale”.
Record di ascolti
L’edizione di Sanremo 2025 è stata un record di ascolti, con una media complessiva di 12.5 milioni di spettatori con il 67.1%, il dato di share più alto di sempre, e della raccolta pubblicitaria, 65 milioni 258mila euro, battendo i già altissimi ascolti di Amadeus. “Adesso il problema vero è per chi lo dovrà fare il prossimo anno: ah già sono io!”, scherza Conti, confermato direttore artistico.