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La vitamina D è un nutriente fondamentale per il nostro organismo: svolge un ruolo importante per l’assorbimento del calcio, la salute delle ossa e del sistema immunitario.
Tuttavia, il problema della carenza di vitamina D è sempre più comune.
I motivi della carenza di vitamina D
I motivi dietro ad una carenza di vitamina D possono essere: la scarsa esposizione al sole, alimentazione povera di vitamina D, problemi di assorbimento dei grassi e l’insufficienza renale cronica.
Oltre a questi fattori, ci sono soggetti con una maggiore di carenza di vitamina D: gli anziani, le persone con pelle scura o chi vive in latitudini settentrionali e meridionali, ma anche chi è affetto da obesità o chi ha subito un intervento di bypass gastrico.
Sintomi da riconoscere per la carenza di vitamina D
I sintomi più comuni sono: stanchezza, debolezza muscolare, dolore osseo e muscolare, ma anche depressione.
Nei bambini, una grave carenza di vitamina D può causare il rachitismo, una malattia che provoca deformità scheletriche. Mentre, negli adulti, può portare all’osteomalacia, una condizione che causa l’indebolimento delle ossa.
Come trattare la carenza di vitamina D
La carenza di vitamina D prevede spesso l’integrazione, giornaliera, settimanale o mensile, per via orale, ma in presenza di gravi casi di malassorbimento sono possibili anche somministrazioni intramuscolo.
L’integratore di vitamina D più conosciuto è la vitamina D3 (colecalciferolo), ossia quella sintetizzata dall’organismo mediante esposizione al sole.