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Carenza di personale sanitario e aumento della violenza: un'emergenza da affrontare

Immagine che rappresenta la carenza di personale sanitario e la violenza

Il burnout e la violenza nel settore sanitario italiano: un quadro allarmante

La crisi del personale sanitario in Italia

Negli ultimi anni, il settore sanitario italiano ha affrontato una crisi senza precedenti, caratterizzata da una crescente carenza di personale e da condizioni di lavoro sempre più difficili. Secondo il Rapporto su Salute e Ssn dell’Osservatorio Salute, Legalità, Previdenza di Fondazione Enpam e Eurispes, il numero di medici e infermieri è in costante diminuzione, con contratti a tempo determinato che non garantiscono stabilità. Questo fenomeno ha portato a una situazione di stress cronico, con il 52% dei medici e il 45% degli infermieri che soffrono di burnout.

Le cause del burnout e della violenza

Il burnout è un problema serio che colpisce in particolare le donne nel settore sanitario, che rappresentano oltre il 66% delle vittime di aggressioni. La situazione è aggravata dalla disparità di genere nelle posizioni dirigenziali, dove le donne occupano solo il 19,2%% dei ruoli apicali. Inoltre, il reddito annuale dei medici italiani è inferiore del 22%% rispetto alla media Ocse, contribuendo a un clima di insoddisfazione e frustrazione. La violenza nei confronti degli operatori sanitari è in aumento, con il 49%% degli infermieri che ha subito aggressioni negli ultimi due anni, spesso da parte di pazienti con problematiche psichiatriche.

Innovazione e futuro della professione medica

In questo contesto difficile, l’innovazione tecnologica rappresenta una possibile via di uscita. L’Intelligenza Artificiale, la telemedicina e la robotica potrebbero rivoluzionare il modo in cui i servizi sanitari vengono erogati, migliorando l’efficienza e riducendo il carico di lavoro per il personale. Tuttavia, è fondamentale che queste innovazioni siano accompagnate da un riconoscimento della professione medica e da un miglioramento delle condizioni lavorative. Come sottolineato dal presidente della Fondazione Enpam, Alberto Oliveti, è essenziale che la professione medica riacquisti la sua rilevanza sociale e autorevolezza, affrontando le sfide demografiche e tecnologiche con una visione chiara e condivisa.