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Aspirina è il nome commerciale dell’acido acetilsalicilico, il principio attivo che la compone.
E’uno dei farmaci più diffusi in tutto il mondo. L’acido acetilsalicilico, ora prodotto per sintesi in laboratorio, ma conosciuto anche dagli antichi Romani, dai nativi Americani e, prima ancora, da Egizi, Sumeri e Assiri, si trova in natura nella corteccia del salice bianco. La definizione acido acetilsalicilico si deve ad un chimico italiano, Raffaele Piria, emigrato in Francia dalla Calabria, per perfezionare gli studi. La cardioaspirina è formata dallo stesso principio attivo.
Quando somministrare la cardioaspirina
L’aspirina è un analgesico, che serve per alleviare i dolori lievi, un antipiretico per far diminuire la febbre e un antinfiammatorio. Appartiene alla stessa “famiglia farmacologica” anche la cardioaspirina, basata sullo stesso principio attivo dell’acido acetilsalicilico, presente, però, in concentrazioni minori rispetto a quella che cura i sintomi delle malattie da raffreddamento e gli stati dolorosi e prescritta come anticoagulante. Essa presenta delle controindicazioni da tenere presenti prima dell’ assunzione del farmaco.
Prime fra queste: l’ipersensibilità al suo principio attivo, motivo per il quale va assunta solo ed esclusivamente dietro prescrizione medica. E’ inoltre importante prendere la cardioaspirina a stomaco pieno e con molta acqua.
Una delle funzioni principali di questo “salvavita” è la sua azione anticoagulante, svolta proprio dall’acido acetilsalicilico. La sua efficacia è dimostrata nel caso in cui è necessario intervenire sul flusso sanguigno, evitando eventuali coagulazioni che potrebbero causare trombosi. Va somministrata anche a pazienti che hanno subito infarti, episodi ischemici o ictus, o ancora a pazienti portatori di by-pass o che sono stati sottoposti a interventi di angioplastica, oppure semplicemente nei casi in cui si vogliano ridurre eventuali pericoli cardiovascolari.
La cardioaspirina può inoltre essere utilizzata per ripristinare il normale afflusso di sangue al cuore.
Dosaggio e somministrazione
Normalmente è sufficiente assumere una sola compressa al giorno, a stomaco pieno, per evitare che l’acido acetilsalicilico danneggi le mucose dello stomaco, causando problemi gastrici e ulcerazioni. Questo, nonostante la compressa sia rivestita da un film protettivo, che diminuisce l’assorbimento dell’acido da parte dello stomaco. Normalmente, infatti, insieme alla cardioaspirina, vengono prescritte anche dei farmaci gastro protettori, a base di pantoprazolo, da prendere una volta al giorno a stomaco vuoto, di solito almeno un’ora prima di colazione.
Quando prendere la cardiaspirina
Ci si chiede quale sia il momento migliore della giornata in cui assumere la cardioaspirina per ottenere maggiori benefici e limitare gli effetti collaterali del farmaco.
Negli Stati Uniti, ad esempio, si consiglia la prima colazione, mentre in Europa, tendenzialmente, il pranzo. Questo perché sono ritenuti entrambi i pasti più abbondanti. Recenti studi hanno però messo in discussione queste consuetudini ormai consolidate, dimostrando che il momento migliore della giornata in cui assumere la cardioaspirina, sia la sera prima di andare a dormire.
L’esito di questa ricerca è stato presentato nel 2016, in occasione dell’annuale incontro dell’American Heart Association. Qui gli studiosi coinvolti hanno spiegato che, visto che è molto più probabile che eventuali eventi dannosi per l’apparato cardiovascolare si manifestino al mattino, sarebbe opportuno prendere la cardioaspirina la sera, prima di coricarsi.
Questo accorgimento migliorerebbe l’effetto anticoagulante del farmaco, prevenendo così più facilmente, l’insorgere di problemi nella mattinata successiva e fa sì che la possibilità di lesioni allo stomaco si riduca rispetto agli altri momenti della giornata e aiuterebbe anche la regolazione della pressione arteriosa.
Consigli importanti
- Non superare mai il dosaggio, senza il parere del proprio medico.
- Non assumere la cardioaspirina se si stanno assumendo altri farmaci anticoagulanti o in presenza di ulcere, emorragie gastrointestinali o insufficienze cardiache.
- Non utilizzare il farmaco se scaduto.
- Conservare in luogo adatto indicato sul foglio illustrativo.
- Smaltire il farmaco negli appositi contenitori.