Roma, 31 dic. (Adnkronos) – "Per le carceri italiane serve un grande patto nazionale. Bisogna applicare quel 'modello Giubileo' invocato da Pier Ferdinando Casini e intervenire subito. Lo ha detto il Papa nel suo appello in occasione della visita a Rebibbia per l'Anno Santo e ce lo dice soprattutto la Costituzione: non si può più aspettare. È il momento del 'qui e ora'". Lo dice il senatore Pd, Walter Verini, al Messaggero.
"Le carceri non possono essere luogo di abbandono e vendetta. Di fronte ai numeri che conosciamo, l'immobilismo non è più un'opzione, né lo sono gli appelli fine a se stessi. Ora servono iniziative pragmatiche che possano avere un impatto a strettissimo giro. Ed è per questo che credo serva un grande patto nazionale. Propongo al ministro Nordio, a cui sono certo andrebbe il sostegno di tutto il Parlamento, di convocare le associazioni imprenditoriali di tutti i settori – dal turismo, all'edilizia fino all'agricoltura, al commercio o all'artigianato – insieme all'Anci e ai singoli Comuni per strutturare con loro un piano straordinario. Dirgli cioè: voi avete bisogno di manodopera, sviluppiamo un protocollo per cui nei prossimi tre-quattro mesi l'Anci individui un domicilio per chi non ce l'ha e non ha possibilità di accoglienza, e lo Stato fa dei corsi per formare quei detenuti che potrebbero usufruire di una qualche forma di clemenza nei mesi successivi".
"Che si tratti di un indulto, un mini-indulto o riguardi solo la liberazione anticipata non importa. Ciò che conta è che, mentre il Parlamento in 6 mesi definisce chi potrà beneficiarne, si strutturi un sistema che consenta ai detenuti interessati di andare a lavorare non appena escono dal carcere". Dobbiamo "ragionare in termini di emergenza. Serve un intervento immediato, un patto come quello per il Giubileo. Mi aggancio alla proposta del collega Filippo Sensi, sarebbe bello se a giugno potessimo invitare il Papa in Parlamento per dimostrargli che abbiamo accolto il suo appello. Al ministro Nordio quindi chiedo coraggio. Lei c'era all'apertura della Porta Santa a Rebibbia, lo ha accolto, ora si distacchi dagli estremismi vendicativi del sottosegretario Delmastro".