Il confronto tra il deputato Ugo Cappellacci di Forza Italia e il Centro Italo Arabo e del Mediterraneo si conclude con una querela.
La polemica è nata dopo che Cappellacci ha presentato una richiesta al ministro dell’Interno, evidenziando preoccupazioni riguardo a presunti atteggiamenti antisemiti durante gli eventi organizzati dal Centro. In risposta, il consiglio direttivo del Centro ha convocato una riunione straordinaria decidendo di avviare un’azione legale per diffamazione contro il parlamentare, accusando le sue affermazioni di essere false e dannose per l’immagine del Centro e per il suo presidente, Raimondo Schiavone.
Cappellacci ha chiesto al ministro Piantedosi quali misure intendesse adottare per affrontare queste connotazioni antisemite e garantire la sicurezza pubblica. Gli eventi contestati, che si terranno alla Manifattura Tabacchi di Cagliari il 30 settembre e il 1 e 2 ottobre, mirano a esplorare l’Iran contemporaneo attraverso film, concerti e conferenze. Il parlamentare ha sottolineato che, durante queste manifestazioni, sono stati frequenti cori e slogan di natura antisemita, nonché la presenza di individui legati a gruppi estremisti e a ex brigatisti.
Stando a quanto riportato dalla stampa, sono emerse anche posizioni che avrebbero giustificato le azioni brutali dei militanti di Hamas nella Striscia di Gaza.
Il deputato ha commentato che “le affermazioni fatte dal presidente del Centro durante la presentazione dell’evento di Cagliari mostrano un atteggiamento ostile nei confronti del popolo israeliano, il che non è appropriato per un manifestazione definita culturale”. Subito è arrivata la replica seguita da una denuncia: “In nessuna circostanza, come dimostrano le registrazioni complete dell’evento, che saranno inoltrate alla Procura della Repubblica e sono accessibili online, sono state espresse idee antisemite, bensì una ferma condanna per la reazione eccessiva da parte dello Stato d’Israele dopo l’attacco terroristico di Hamas avvenuto il 7 ottobre 2023”.