Milano, 9 apr. (Adnkronos) – Prima relazione "positiva", grazie alla collaborazione della società, e prospettiva di revoca della misura di prevenzione a stretto giro. E' il quadro indicato dagli amministratori giudiziari, nominati dal tribunale di Milano a metà gennaio, nell'indagine che ha coinvolto la Alviero Martini spa, società di moda finita in amministrazione giudiziaria circa tre mesi fa, ritenuta "incapace di prevenire e arginare fenomeni di sfruttamento lavorativo" nel ciclo produttivo "non avendo mai effettuato ispezioni o audit sulla filiera produttiva per appurare le reali condizioni lavorative ovvero le capacità tecniche delle aziende appaltatrici tanto da agevolare (colposamente) soggetti raggiunti da corposi elementi probatori in ordine al delitto di caporalato".
Nell'udienza di oggi alla Sezione misure di prevenzione gli amministratori giudiziari Marco Mistò e Ilaria Ramoni hanno evidenziato la collaborazione in questi mesi da parte della società, che sta predisponendo il modello 231, sulla responsabilità amministrativa degli enti, e una due diligence per il controllo sulla filiera produttiva.
La prossima udienza è stata fissata per il 22 maggio e gli amministratori giudiziari hanno presentato ai giudici un cronoprogramma e una "previsione prognostica positiva" di revoca della misura di prevenzione. Se gli accertamenti del pm Paolo Storari potrebbero portare, dopo l'indagine simile su Giorgio Armani Operations, a nuove misure su altri colossi del lusso, c'è la prospettiva concreta della convocazione di un tavolo, come già suggerito dal presidente Roia, sul settore moda.