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Negli ultimi giorni, gli agenti di Polizia Penitenziaria hanno avuto a che fare con un vero e proprio caos carceri, con disordini, rivolte e violenze che si sono susseguite in diversi istituti penitenziari del Paese.
Caos carceri: disordini e violenze si propagano lungo il Paese
E’ un momento storico molto complicato quello che stanno vivendo le carceri italiane. Da Nord a Sud continuano a verificarsi violenze, tafferugli e disordini, con la Polizia Penitenziaria alle prese con una vera e propria situazione di caos.
Celle distrutte a Pescara, uffici messi sotto sopra a Taranto sono soltanto alcuni degli episodi avvenuti nei penitenziari italiani. Situazioni che hanno richiesto l’intervento della Polizia Penitenziaria, che ha riportato l’ordine non senza incontrare difficoltà, con alcuni agenti che hanno dovuto ricevere assistenza medica ospedaliera.
Caos carceri: i disordini maggiori in Piemonte
Tuttavia, in questi ultimi giorni sono gli istituti penitenziari piemontesi a far parlare: da Torino a Biella, passando per Ivrea. Tra questi, i disordini maggiori si sono registrati nel capoluogo piemontese, che ha visto lo scatenarsi di risse, proteste e l’incendio di un materasso, oltre alla distruzione di apparecchiature di illuminazione e di sicurezza. A questo caos, si aggiunge anche il tentativo di fuga da parte di un detenuto. Una situazione che per essere sedata ha richiesto l’intervento del personale non in servizio e quello proveniente da altre case circondariali della zona. Violenze simili anche nelle altre due carceri della regione, rispettivamente Biella e Ivrea, dove hanno avuto luogo una rissa e un’aggressione ad un agente.
Un caos riportato all’ordine dalla Polizia Penitenziaria, non senza il bisogno di ricevere cure e assistenza medica in ospedale.
Disordini nelle carceri: le reazioni della politica e dei sindacati
Il Sindacato delle Polizia Penitenziaria, attraverso i relativi segretari, ha espresso la propria ammirazione verso il lavoro svolto dagli agenti nel riportare la calma nelle diverse situazioni di violenza e pericolo avvenute. Tuttavia ha mosso anche delle richieste: in primis l’aumento dell’organico a disposizione e la dotazione del Taser.
Per gestire il problema delle carceri, il governo, attraverso il Ministro della Giustizia Nordio, ha elaborato un provvedimento, il Dl Carceri, volto a ridurre il sovraffollamento degli istituti. Un’iniziativa contestata dai radicali e dall’associazione Antigone, la quale afferma che il documento “non interverrà minimamente sui problemi”.