Forse non tutti lo sanno, ma il numero 420 è spesso utilizzato, specialmente negli USA, per indicare la cannabis e chi lo consuma.
Il 20 aprile, quindi, che negli Stati Uniti viene indicato come 4/20, è denominato come Cannabis Day, proprio per il richiamo a quel numero che, a partire dagli anni Settanta, è stato utilizzato per indicare la marijuana, ed è stato proprio alle 4:20 di ieri che sia Joe Biden che Kamala Harris hanno diffuso un post su X a tema cannabis.
I post su X del 4/20 di Joe Biden e Kamala Harris in occasione del Cannabis Day
Anche il Cannabis Day, celebrato ogni anno il 20 aprile, diventa negli USA un’occasione per rilanciare temi significativi per la campagna presidenziale. È proprio per questo che ieri, alle 4:20 precise, sia il Presidente Joe Biden che la Vice-Presidente Kamala Harris hanno postato su X per manifestare il proprio supporto alla riforma di legge a tema marijuana, uno degli argomenti più popolari della campagna elettorale in vista delle presidenziali di novembre.
“Mandare in prigione per il solo possesso di marijuana ha sconvolto troppe vite e messo in carcere persone per un comportamento che non viene più proibito in molti stati. È tempo di correggere questi errori” ha scritto su X il Presidente USA Joe Biden.
Leggi anche: Il CBD della cannabis light inserito tra le droghe: la polemica e i rischi economici
La carta della cannabis giocata da Joe Biden e Kamala Harris in vista delle presidenziali di novembre
“Nessuno dovrebbe andare in prigione per avere fumato erba. Dobbiamo continuare a cambiare l’approccio della nostra nazione all’uso di marijuana mentre continuiamo a riformare il sistema di giustizia in modo che finalmente sia all’altezza del nome che porta” ha scritto ieri, 4/20 ovvero il Cannabis Day, la Vice-Presidente USA Kamala Harris.
Oltre ai post su X e alle seguenti dichiarazione in favore a una decriminalizzazione del consumo di marijuana di Biden e Harris, già nella giornata di venerdì Karine Jean-Pierre, portavoce della Casa Bianca, aveva parlato del supporto del Presidente USA a questa causa, molto sentita e popolare negli Stati Uniti.
Al momento, secondo le dichiarazioni di Jean-Pierre, l’amministrazione sta aspettando che il Dipartimento di Giustizia completi la sua revisione sulla programmazione della riforma della cannabis e non ha ulteriori aggiornamenti sul suo avanzamento o sull’ulteriore espansione della grazia per chi è già stato condannato.
Leggi anche: Legalizzazione della cannabis, cosa prevede la nuova proposta di legge alla Camera