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I Campi Flegrei sono un’area vulcanica attiva situata nel golfo di Pozzuoli, a ovest di Napoli. Secondo i sismologi da settembre 2023 sono stati registrati oltre 1.100 terremoti.
Cosa sta succedendo nell’area dei Campi Flegrei
I Campi Flegrei non sono caratterizzati da un unico vulcano, si tratta infatti di un sistema vulcanico, con diversi centri situati all’interno di un’area depressa chiamata caldera. Negli ultimi 40 anni la situazione nella zona, che è circondata da centri abitati, è stata relativamente quieta e sicura, ma nel settembre dello scorso anno qualcosa è cambiato. Secondo un recente articolo pubblicato dalla rivista Science Focus della BBC, le scosse sismiche registrate sono state oltre mille, alcune delle quali di magnitudo 4.2 della scala Richter. Tutto ciò ha determinato un mutamento dell’altezza della superficie del terreno.
La spiegazioni degli esperti
Gli esperti hanno spiegato che in questo luogo ha avuto origine il processo conosciuto come bradisismo. Quest’ultimo può provocare un innalzamento o un abbassamento della superficie terrestre quando le camere magmatiche, sepolte tra i tre e i quattro chilometri di profondità, si riempiono o si svuotano, in un ciclo di sollevamento e abbassamento. È questo processo che provoca i terremoti. I periodi in cui il bradisismo è stato più evidente sono stati tra il 1968 e il 1972 e dal 1982 al 1984.
Monitoraggio costante
Alla luce delle ultime considerazioni, i vulcanologi hanno studiato la caldera per capire quale potrebbe essere la situazione nel lungo periodo e per cercare di prevenire eventuali problemi futuri. L’intera area dei Campi Felgrei è da anni oggetto di un monitoraggio continuo da parte dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (IGNV). Attraverso vari tipi di analisi sismiche, gli esperti sono in grado di fornire proiezioni sull’attività futura e sui possibili pericoli per i residenti nelle vicinanze.