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Camera: inaugurata mostra porcellane Herend, Mollicone 'storia che unisce Italia e Ungheria'

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Roma, 26 nov. (Adnkronos) - "Come Commissione Cultura abbiamo fortemente voluto rendere questo luogo - il Complesso di Palazzo Valdina - la casa della cultura, dell'arte e della storia. Il Parlamento - come diciamo da sempre - non può essere solo il luogo dove si fanno le leggi ma d...

Roma, 26 nov. (Adnkronos) – "Come Commissione Cultura abbiamo fortemente voluto rendere questo luogo – il Complesso di Palazzo Valdina – la casa della cultura, dell'arte e della storia. Il Parlamento – come diciamo da sempre – non può essere solo il luogo dove si fanno le leggi ma deve essere anche uno spazio di valorizzazione e promozione delle nostre eccellenze artistiche, di approfondimento delle tradizioni lontane e ricoprire, quindi, un ruolo essenziale non solo per la diplomazia parlamentare ma anche culturale. La mostra che presentiamo coglie in pieno questo indirizzo". Così è intervenuto il Presidente della Commissione Cultura della Camera Federico Mollicone nella Sala del Cenacolo di Palazzo Valdina, in occasione dell'inaugurazione della mostra di porcellane Herend, eccellenza artistica ed artigianale dell'Ungheria.

"La Porcellana", ha proseguito Mollicone, "ha una storia antica e nei secoli ha rappresentato per molte terre una vera e propria arte. Si può dire che – insieme alle spezie, al tè e a tutti gli altri prodotti esportati dall'oriente – la porcellana ha unito il mondo, ha abbattuto confini e ha creato una vera e propria tradizione trans-continentale, che ha accomunato culture e popoli diversi. In questa sede non possiamo non ricordare l'eccellenza artistica delle porcellane di Capodimonte, nata da un'intuizione dei coniugi Borbone nel 1743 con la fondazione all'interno della loro dimora napoletana della Real Fabbrica di Capodimonte, dando origine ad una tradizione artistica che è proseguita nel corso dei decenni senza sosta. Penso al famoso Salottino di porcellana della regina Amalia, progettato da Giovanni Caselli su commissione dei sovrani stessi e che vede un boudoir interamente in stile rococò ornato da più di tremila pezzi di porcellana bianca. Da questa tradizione – come ha ricordato il presidente Mulè – e dall'antica amicizia con il popolo ungherese si diffonde anche in Ungheria. Herend riceve premi internazionali e divengono fornitori della casa reale degli Asburgo".

"Grazie a queste caratteristiche, in Europa la Porcellana diventa – da oggetto contenitore di spezie e tè – cultura. I maestri vetrai veneziani non si spiegavano come si potesse ottenere un bianco così intenso e, quindi, impotenti, dissero che era frutto della magia e di un processo alchemico ed esoterico. L'alchimia ha ispirato per secoli – dai Greci e bizantini fino a Jung – la filosofia mondiale, collaborando fortemente alle riflessioni sul cosmo e su ciò che siamo. Se oggi parliamo della Porcellana come 'aurum' – come testimonia il titolo dell'esposizione – è proprio perché essa ha rappresentato per secoli l'oggetto più vicino e concreto all'idea alla base dell'alchimia di trasformare i metalli 'vili' come il piombo, in metalli 'nobili' come l'oro", ha sottolineato il parlamentare di Fdi.

"Cogliere la centralità storica e l'importanza filosofica della Porcellana – come questa mostra fa – vuol dire valorizzare le radici comuni di popoli lontani – fondamentale in questo periodo di forti scontri tra occidente e oriente – e promuovere un percorso riflessivo culturale condiviso. L'esclusiva porcellana di Herend – che qui ammiriamo – creata dalla maestria di 100 modellatori e 400 pittori, è ancora oggi venduta in oltre 50 paesi al mondo. Ancora oggi, gli amanti della porcellana identificano il marchio Herend con elevati standard di eccellenza artistica ed impeccabile qualità. Nella prima settimana di dicembre sarò capo delegazione del Parlamento italiano in quello ungherese a Budapest per sottolineare l'importanza della diplomazia culturale e omaggiare la presidenza ungherese", ha concluso Mollicone.