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Via libera della Camera alla legge sul diritto all’oblio oncologico, testo approvato all’unanimità

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Con voto unanime dei deputati, la legge sul diritto all’oblio oncologico è stata approvata alla Camera. Cosa dice il testo.

La legge sul diritto all’oblio oncologico è stata approvata alla Camera dei deputati: i parlamentari hanno espresso unanimemente parere favorevole. Il testo è atteso ora al Senato.

Camera, approvata la legge sul diritto all’oblio oncologico

È stato approvato all’unanimità dall’Aula della Camera il pacchetto di norme per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affetta da malattie oncologiche. Il testo della legge nota come “oblio oncologico” è pronto a passare al Senato. La misura introduce il “diritto all’oblio” per garantire ai pazienti guariti dalle patologie oncologiche di esercitare i propri diritti in condizioni di uguaglianza rispetto al resto della popolazione. Avranno, quindi, la possibilità di accedere senza discriminazioni a servizi finanziari, bancari e assicurativi, a procedure di adozioni di minori e a concorsi. A vigilare sull’applicazione delle nuove norme sarà il Garante per la protezione dei dati personali.

Il testo rivendica soprattutto il diritto dei pazienti guariti dal cancro di non fornire indicazioni e di non essere oggetto di indagini sulla propria pregressa patologia. Per quanto concerne l’accesso ai servizi bancari, finanziari e assicurativi, si dispone che – ai fini della stipula o del rinnovo dei contratti – non venga emessa la richiesta di informazioni sullo stato della persona fisica contraente sulle patologie oncologiche diagnosticate in precedenza nel caso in cui il trattamento attivo sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni dalla data della richiesta. Il periodo è ridotto a cinque anni se la patologia si è palesata prima dei 21 anni.

Simili informazioni non potranno essere acquisite neppure da fonti differenti dal contraente. E, nel caso in cui siano a disposizione dell’operatore o dell’intermediario, non potranno comunque essere usate per la determinazione delle condizioni contrattuali.

Cosa dice il testo atteso al Senato

Il testo fornisce indicazioni anche rispetto alle procedure concorsuali, al lavoro e alla formazione professionale. Se si vuole accedere a procedure concorsuali, nel caso in cui sia prevista la verifica di requisiti psicofisici o relativi allo stato di salute dei candidati, è previsto il divieto di richiedere informazioni relative allo stato di salute degli stessi candidati che riguardino patologie oncologiche precedentemente diagnosticate e il cui trattamento attivo si è concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni alla data richiesta.

Anche in questo caso, il periodo indicato viene dimezzato nel caso in cui la patologia sia stata diagnosticata prima del compimento del 21esimo anno di età.

L’oblio oncologico, infine, vale anche nel caso in cui si voglia presentare richiesta di adozione di un figlio.