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Il calo della fecondità in Italia
Nel 2024, l’Italia ha registrato un ulteriore calo della fecondità, con un tasso di 1,18 figli per donna, superando il minimo storico di 1,2. Questo dato, emerso dagli indicatori demografici dell’Istat, evidenzia una continua diminuzione delle nascite, con 526mila bambini nati nel 2024, un decremento del 2,6% rispetto all’anno precedente. La situazione è preoccupante, poiché il saldo naturale, ovvero la differenza tra nascite e decessi, è negativo per 281mila unità.
Età media al parto e posticipazione delle nascite
Un altro aspetto significativo è l’aumento dell’età media al parto, che nel 2024 si attesta a 32,6 anni. Questo fenomeno è legato alla posticipazione delle nascite, che riduce il tempo a disposizione delle donne per realizzare i propri progetti familiari. Le regioni del Nord e del Centro mostrano i valori più elevati, con un’età media al parto di 32,7 e 33,0 anni, mentre il Mezzogiorno si ferma a 32,3 anni. La Sardegna, con un tasso di fecondità di 0,91, si conferma la regione con il numero più basso di figli per donna.
Emigrazione e cambiamenti nella popolazione
Il 2024 ha visto anche un incremento significativo delle emigrazioni, con 191mila italiani che hanno lasciato il Paese, un aumento del 20,5% rispetto all’anno precedente. Di questi, 156mila erano cittadini italiani, un incremento del 36,5%. Questo fenomeno di emigrazione è preoccupante, poiché contribuisce al calo della popolazione residente, che ha visto una diminuzione di 37mila unità rispetto all’anno precedente. La popolazione italiana, al 1° gennaio 2025, conta 58 milioni 934mila individui, con una continua perdita di cittadini italiani, in particolare nel Mezzogiorno.
La speranza di vita e la composizione della popolazione
Nonostante il calo della fecondità e l’emigrazione, la speranza di vita in Italia è aumentata, raggiungendo 83,4 anni nel 2024. Questo dato rappresenta un incremento di quasi cinque mesi rispetto al 2023. Tuttavia, la composizione della popolazione sta cambiando, con un aumento dei cittadini di origine straniera, che ora rappresentano il 9,2% della popolazione totale. Le acquisizioni di cittadinanza italiana da parte di stranieri sono aumentate, raggiungendo 217mila nel 2024, superando il record dell’anno precedente.