Milano, 20 feb. (Adnkronos) – La società Milan chiede di costituirsi parte civili contro gli ultrà indagati nell'inchiesta 'Doppia curva' perché quegli esponenti della Curva Sud accusati di lesioni, resistenza ed estorsioni, hanno messo in atto le loro azioni – anche aggressioni nei confronti di steward – "'spacciando' la passione sportiva per la squadra del Milan come pretesto per compiere plurimi delitti", il che si pone "in assoluto contrasto con lo spirito dello sport che Ac Milan ha sempre inteso tutelare". E' uno dei passaggi dell'atto di costituzione di parte civile della società sportiva, firmata dall'avvocato Enrico de Castiglione, su cui dovrà valutare il tribunale nella prossima udienza in calendario il 20 marzo prossimo.
La circostanza che il gruppo di ultrà "abbia una connotazione identitaria palesemente riferibile al Milan, determina un ineluttabile accostamento tra l'associazione criminosa in questione e il nome della società Milan, con conseguente pregiudizio alla reputazione della stessa e quindi danno all'immagine" per una "gloriosa società, nota in tutto il mondo".
Per la società va inoltre considerato come il danno all'immagine "risulti particolarmente rilevante in considerazione della risonanza mediatica dei fatti oggetto di imputazione posti all'attenzione dell'opinione pubblica, dai quali emerge che l'associazione per delinquere in questione era finalizzata al compimento di atti violenti ed intimidatori in danno degli steward e degli stessi spettatori, con conseguente percezione di una insicurezza diffusa per il pubblico in occasione degli eventi sportivi organizzati da Ac Milan".