Roma, 10 gen. – (Adnkronos) – "Il calcio non ha avuto un centesimo di aiuto dallo Stato. Avendo avuto dei problemi enormi, tant'è vero che le perdite sono aumentate in maniera esponenziale. Oggi ce la siamo cantata e suonata però poi devi uscire da qui con un piano preciso per ristrutturare il calcio, per riformare il calcio e deve esserci un aiuto da tutte le componenti”. Queste le parole del presidente del Torino Urbano Cairo, al termine dell’incontro tra Figc e Lega A sulla riforma del calcio italiano.
“I calciatori non hanno avuto nessun tipo di penalizzazione, anzi i loro ingaggi sono aumentati -ha aggiunto il numero uno del club granata-. Lo Stato deve dare anche al calcio un aiuto, visto che il calcio impiega centinaia di migliaia di persone e ha delle contribuzioni all'erario di un miliardo trecento milioni all'anno più tutto quello che era alle scommesse. Dobbiamo fare un progetto complessivo di riforma del sistema calcistico. Probabilmente in Italia si è visto che ci sono troppe società professionistiche. Siamo a cento. Quando in tutti gli altri paesi siamo a livelli molto minori, cioè la Spagna ne ha la metà, anche la Francia. L’unica che ha numeri paragonabili a noi è l'Inghilterra ma ha dei valori di diritti che sono tre volte voi. Quindi anche lì dobbiamo intervenire, ci deve essere disponibilità da parte di tutti. La serie A è quella che mantiene tutto il calcio. Tutto il calcio di è mantenuto alla serie A”.
"I costi aumentano e vanno tutti a vantaggio di fatto dei calciatori e degli allenatori e i ricavi diminuiscono ma in questo modo si perdono un sacco di soldi e non si riesce e l'attività non è più sostenibile e questo è un problema veramente molto grosso”, ha concluso Cairo.