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Caivano, incendio in una fabbrica di prodotti chimici: nube nera e avviso alla popolazione

incendio caivano

Il vasto incendio alla Chimpex di Pascarola, frazione di Caivano, scatena timori. In via precauzionale, chiuse le scuole.

Una densa nube nera ha oscurato il cielo del casertano nel tardo pomeriggio di mercoledì, destando forte preoccupazione tra residenti e amministrazioni locali. A provocarla è stato un violento incendio divampato nello stabilimento della Chimpex Industrial, situato nella zona A.S.I. di Caivano, in località Pascarola. L’emergenza ha spinto diversi Comuni a disporre in via precauzionale la chiusura delle scuole per la giornata di oggi, giovedì 10 aprile.

Caivano, incendio in un’azienda chimica

Ieri pomeriggio un vasto incendio ha devastato per ore la Chimpex Industriale Spa, una delle principali fabbriche di prodotti chimici della zona, creando una situazione di grave emergenza. Sebbene non si siano registrati feriti, circa 70 dipendenti sono riusciti a mettersi in salvo prima che le fiamme inghiottissero la struttura.

Le operazioni di spegnimento si sono rivelate particolarmente complesse a causa della presenza di sette silos contenenti materiali altamente infiammabili, con il serio rischio di esplosioni che ha reso il lavoro dei Vigili del Fuoco estremamente delicato.

Sul luogo dell’incendio sono intervenuti, oltre ai pompieri, anche le Forze dell’ordine, il 118, la Polizia locale di Caivano e la Polizia Metropolitana di Napoli, che hanno lavorato per garantire la sicurezza della zona e facilitare le operazioni di soccorso.

Le fiamme, visibili da diversi chilometri, hanno suscitato preoccupazioni per il rischio di dispersione di sostanze tossiche nell’aria, tra cui la diossina. Nel frattempo, l’Arpac ha avviato immediatamente le verifiche sulla qualità dell’aria, mentre il nucleo NBCR (Nucleare, Biologico, Chimico e Radiologico) è stato mobilitato per monitorare e gestire le sostanze pericolose presenti nell’area contaminata.

Caivano, incendio in un’azienda chimica: fumo denso sulla zona e allerta del Comune

In attesa dei risultati, i sindaci, anche di comuni del casertano, stanno raccomandando alla popolazione di mantenere porte e finestre chiuse. Tra i comuni maggiormente esposti, ci sono: Marcianise, Capodrise, Santa Maria Capua Vetere, Curti, San Prisco, Cesa, Macerata, Gricignano, Casaluce, Maddaloni, Orta di Atella, Sant’Arpino e Carinaro.

Questa misura è stata confermata, in via precauzionale, durante il Coordinamento convocato in serata dalla Prefettura con i sindaci, che ha anche raccomandato di evitare soste prolungate all’aperto.

A causa del rischio di contaminazione da diossina, causato dalla densa nube di fumo sprigionata dall’incendio, i sindaci dei Comuni più vicini al luogo del rogo hanno emesso in queste ore ordinanze per la chiusura delle scuole. Le misure precauzionali riguardano principalmente i comuni di Caivano, Casalnuovo, Casoria, Casandrino, Frattamaggiore, Frattaminore, Afragola, Acerra e Crispano, dove tutte le scuole resteranno chiuse.

Anche nel casertano, a Marcianise, Orta di Atella e Santa Maria a Vico, sono stati disposti la chiusura degli istituti scolastici, in attesa di ulteriori aggiornamenti sulla qualità dell’aria e sulle possibili contaminazioni.