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Precipita la cabina della funivia del Faito: il drammatico precedente del 1960 che scosse l’intero Paese

funivia del faito

Ferragosto 1960: la cabina della funivia del Faito precipitò sul tunnel ferroviario. Oggi, 17 aprile 2025, un nuovo dramma.

La funivia del Monte Faito, da sempre simbolo di collegamento tra il mare e la montagna, è stata teatro di una tragedia che ancora oggi rimane impressa nella memoria collettiva. Il 15 agosto 1960, una cabina della teleferica si sganciò a pochi passi dalla stazione, precipitando sull’imbocco di un tunnel ferroviario e causando la morte di quattro persone.

Oggi, 17 aprile 2025, una nuova tragedia scuote lo stesso impianto, riportando alla luce il dolore di un passato che non è mai stato dimenticato.

Cabina della funivia del Faito precipitata

Momenti di terrore oggi, 17 aprile, sulla linea della funivia del Monte Faito a Castellammare, dove si sarebbe verificata la rottura del cavo di trazione. L’incidente si è verificato poco prima delle 15, e le cause sono ancora sotto investigazione.

Il cavo, staccandosi improvvisamente, è caduto al suolo, finendo su un vecchio traliccio Enel in località Quisisana e sulla gru di un cantiere nelle vicinanze della stazione di arrivo, non lontano dallo scalo ferroviario di Castellammare. A bordo della cabina a valle si trovavano 16 persone, tutte fortunate e illese. Purtroppo, la cabina a monte è precipitata, causando la morte di 4 passeggeri.

Cabina della funivia del Faito precipitata: il drammatico precedente del 1960 con quattro morti

Non è la prima volta che la funivia del Faito finisce al centro della cronaca. Un grave incidente si verificò il 15 agosto del 1960, quando una delle cabine, in discesa dal monte Faito, si sganciò dai cavi di trazione e precipitò rovinosamente sui binari della ferrovia sottostante. Il bilancio fu drammatico: quattro persone persero la vita. La tragedia spinse a un’immediata revisione dell’intero impianto. Seguirono lunghi lavori di manutenzione, culminati nella sostituzione delle cabine e nel rafforzamento delle misure di sicurezza.

La funivia del Faito era stata inaugurata al pubblico l’8 agosto 1952, con la stazione di valle situata a Castellammare di Stabia, nei pressi della stazione ferroviaria della Circumvesuviana, sulla linea Napoli-Sorrento. Collega la città costiera con il monte Faito, offrendo un collegamento rapido tra mare e montagna.

Nella tragedia persero la vita 4 persone: Francesco Cimmino, commerciante ortofrutticolo di Castellammare, suo figlio Luigi (9 anni), il manovratore Alberto Lanza (40 anni) di Cercola e il pensionato Costanzo Di Girolamo (71 anni) di Napoli, tutti estratti dalle lamiere della cabina. Anche 31 passeggeri furono soccorsi dopo lo schianto.

L’incidente avrebbe potuto essere ancora più grave se Angelo La Montagna, manovratore dell’altra cabina, non avesse azionato prontamente il freno di emergenza, evitando il disastro. Dopo mesi di indagini, vennero arrestati e condannati a 2 anni e 11 mesi per omicidio colposo l’ing. Raffaele Brancoli, Direttore dell’Esercizio, Ciro Ruggiero, manovratore della sala macchine, e il sorvegliante Ruggiero Liguori, accusati di aver violato le norme di sicurezza disattivando i limitatori di velocità per aumentare il numero delle corse. La funivia riaprì il 16 luglio 1962.