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Busta paga marzo 2025: quali sono gli statali che riceveranno in media 1000 euro in più

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Busta paga marzo 2025: ecco chi sono gli statali che avranno in media 1000 euro in più

Le conversazioni su WhatsApp e le linee telefoniche dei sindacati del pubblico impiego sono in fermento: questo a causa delle buste paga dei dipendenti statali per marzo 2025.

La busta paga che non fa tornare i conti

Gli statali, infatti, sono in confusione da quando NoiPa, la società del ministero dell’Economia che predispone le buste paga per una buona parte dei dipendenti pubblici, ha reso noti gli importi degli stipendi che saranno erogati a marzo. Non si tratta di un mese come un altro per i funzionari dei ministeri, per quelli dell’Inps e delle Agenzie fiscali. Ad essere pagata tra una ventina di giorni sarà la prima busta paga nella quale saranno visibili gli aumenti da 165 euro medi lordi del contratto delle Funzioni centrali. Eppure, molti dipendenti hanno dichiarato che la cifra resa visibile da NoiPa non contiene un aumento, bensì un taglio dello stipendio. Perché?

A chi verrà inviato il cedolino extra con in media un migliaio di euro di arretrati

La ragione principale, è che ai dipendenti pubblici cui spetta di diritto, e quindi a coloro che guadagnano fino a 40 mila euro, sia a gennaio che a febbraio e pure a marzo, non è stato inserito in busta paga il beneficio del taglio del cuneo fiscale introdotto con la manovra dal governo: un taglio di circa un centinaio di euro. Oltre al taglio del cuneo e agli aumenti contrattuali, i dipendenti delle Funzioni centrali sono in attesa anche dell’adeguamento delle indennità di amministrazione, di cui il decreto è stato pubblicato nei giorni scorsi. La soluzione a quanto accaduto, però, pare già essere stata trovata. In questo mese sarà consegnata una seconda busta paga per i dipendenti delle funzioni centrali. Un cedolino extra contenente tutti gli arretrati, a partire da quelli del rinnovo contrattuale quantificati in un migliaio di euro in media a dipendente. Ad essi verranno annesse le tre mensilità dell’indennità di amministrazione mancante. Per quanto riguarda il cuneo fiscale, a NoiPa non sarebbero ancora pronti per l’adeguamento dei sistemi di calcolo.

Le polemiche tra i sindacati

La vicenda in questione è finita nella polemica politica tra i sindacati. I sindacati firmatari del contratto, Cisl, Confsal-Unsa, Flp e Confintesa, hanno timore che il ritardo nel riconoscere tutte le voci di aumento ai dipendenti possa essere usato da Cgil, Uil e Usb che non hanno firmato il contratto, come strumento di propaganda. E così sono partite le accuse a NoiPa. “Chi poteva immaginare che una struttura così importante per i dipendenti pubblici da loro amministrati avrebbe mostrato tutte queste inefficienze?”, avrebbe detto Massimo Battaglia, segretario generale di Confsal-Unsa. Claudia Ratti, di Confintesa, ha inviato una lettera ai capo del personale del Tesoro e al direttore dei Sistemi informativi, dove contesta i calcoli di NoiPa dei cedolini, con la richiesta di verificare le responsabilità e prendere provvedimenti contro chi ha commesso gli errori. Secondo il segretario generale di Flp, Marco Carlomagno a preoccupare fortemente sono “i ritardi nell’applicazione della nuova normativa sulle detrazioni fiscali sostitutive del cuneo fiscale. Una situazione che paradossalmente non solo neutralizza il rinnovo del contratto ma in molti casi comporta la riduzione dell’importo presente negli statini di pagamento. Chiediamo al governo”, dice, “di fare immediata chiarezza”.