Marco Bucci, il sindaco di Genova e nuovamente candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Liguria, ha recentemente reso noto che è stato persuaso a entrare in lizza da una conversazione con Giorgia Meloni, a fronte del clima di “crisi politica” che avvolge la Liguria. Nonostante il suo attuale ruolo come capo della città, un altro fattore che ha dato a Bucci motivo di esitazione nell’accettare la candidatura è stato il suo stato di salute. Il 30 maggio, Bucci è stato diagnosticato con un “cancro metastatico ai linfonodi del collo”.
Bucci inizialmente ha rifiutato la proposta di candidarsi ed è stato successivamente persuaso dall’intervento di Giorgia Meloni. “All’inizio di questa vicenda, ho affermato di non voler concorrere per due ragioni. Innanzitutto, avevo intenzione di portare a termine il mio mandato come sindaco della mia città. In secondo luogo, c’era la questione della mia salute”, ha condiviso in un’intervista al Corriere della Sera. Ciò che lo ha persuaso è stata una “chiacchierata di quaranta minuti con Giorgia Meloni, oltre alle conversazioni con gli altri leader del centrodestra, che voglio ringraziare per avermi affidato tanta fiducia. Ora c’è una reale crisi politica. Non voglio che la Liguria regredisca o che si annullino gli sforzi degli ultimi anni”.
Giorgia Meloni ha suscitato in me profonda ammirazione con la sua descrizione della situazione. E le ragioni che la inducono a credere che io sia l’individuo adatto per questo ruolo. ‘Ti indicherò la scelta politica e professionale’ mi ha affermato. ‘Ma sul piano personale la decisione spetta solo a te’. Ho riflettuto per una notte, e poi ho preso una decisione”, ha rivelato Bucci. “È sempre più chiaro che in Liguria abbiamo un serio problema. Non voglio abbandonare la mia Regione nelle mani dei negazionisti. Forse possono finanziare lavori con un decreto, ma poi li ostacolano con le loro conflittuali dinamiche interne”. “Riporto quanto affermato dopo il disastro del ponte Morandi: “Né Genova né la Liguria sono in ginocchio, questa è una rappresentazione errata della realtà. Dobbiamo proiettarci verso il futuro”, ha aggiunto.
Dopo essere stato operato il 3 giugno, (“mi hanno asportato una trentina di linfonodi”), Bucci ha iniziato il trattamento. “Dal punto di vista fisico mi sento bene, nonostante tutto. Ho appena terminato i miei trenta cicli di radioterapia. Ho appena intrapreso l’immunoterapia. Iniettando anticorpi monoclonali per i cosiddetti tumori reattivi, uno ogni ventuno giorni. Ho inviato alcune delle mie cellule in un laboratorio tedesco per testare la loro risposta al farmaco: sembra che siano recettive. Insomma, sta funzionando”, ha narrato.
Anche all’interno del suo gruppo politico, ci sono coloro che sostengono che nel caso in cui venga eletto, potrebbe essere richiamato alle urne tra un anno. “Comprendo le preoccupazioni sulla mia salute, sono valide. Ma ho affermato che mi sento a mio agio”, ha dichiarato il candidato appena nominato, che ha rivelato di aver consultato i medici prima di decidere di entrare in lizza. “Se ho solo tre anni di vita rimanenti, li dedicherò a questo. Se ne ho cinque, riuscirò a terminare il mio mandato presidenziale. E se ne ho ancora dieci, li passerò tutti in barca a vela”, ha concluso.