Dopo aver richiesto 24 ore per riflettere, il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha accettato la proposta per candidarsi alle elezioni regionali in Liguria, offerta dai leader del centrodestra e dal presidente del consiglio, Giorgia Meloni.
L’annuncio ufficiale è stato reso noto da una nota condivisa da Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi, i quali hanno espresso la loro convinzione che i cittadini liguri sosterranno Bucci per le sue competenze politiche e amministrative. Questa improvvisa svolta giunge dopo un periodo di indecisione sulla candidatura post-Toti, e segue una serie di rifiuti e riscontri sondaggistici insoddisfacenti riguardo i potenziali candidati, tra cui la parlamentare Ilaria Cavo, il viceministro Edoardo Rixi e il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi.
A complicare ulteriormente la situazione, vi erano considerazioni nazionali che coinvolgevano altre regioni come il Veneto. Nei giorni precedenti, l’idea di riproporre Bucci si era concretizzata; Bucci era già stato considerato come opzione a maggio, dopo gli scandali di corruzione che hanno portato alla fine del governo regionale. “Qualche mese fa ho deciso di non candidarmi per due ragioni specifiche: il mio impegno con i cittadini di Genova fino a giugno 2027 e la mia salute”, ha spiegato Bucci.
Ho recentemente realizzato che per assicurare il successo dei lavori e dei progetti che abbiamo avviato, è indispensabile applicare il nostro approccio di cooperazione in tutta la Liguria. Pertanto, l’intenzione è di replicare in tutta la regione il cosiddetto “modello Genova”, che ha reso Bucci noto come “l’uomo del ponte”. “Mi oppongo a coloro che dicono no a tutto”, ha sottolineato il sindaco e commissario, che fino ad ora non è stato coinvolto nelle questioni legali che hanno portato all’arresto di Giovanni Toti tra gli altri.
Mentre la destra, sia i partiti che le forze civiche che sostengono il sindaco, hanno risposto con entusiasmo e gratitudine alla notizia, la sinistra con il suo candidato Andrea Orlando (che ha lanciato proprio oggi la sua campagna con lo slogan “Liguri, a testa alta”) è partita all’attacco. Secondo il segretario regionale del PD, Davide Natale, è evidente che Bucci sia una scelta di ripiego. Nominare Bucci equivale a nominare Toti”.
Questa idea è condivisa anche da Avs e M5s. Simone D’Angelo, segretario del PD genovese parla di una “scelta mancante di rispetto per i genovesi”. Dall’altro lato, la destra è unanimemente entusiasta della decisione del sindaco. Dalla premier Meloni che dice: “Bucci è un individuo serio e capace che sono certa darà il massimo per la regione e i suoi abitanti”, a Tajani che loda Bucci come “il sindaco della crescita economica”, a Salvini, che afferma “Bucci è un grande sindaco, sarà un grande governatore”.
E Italia Viva, che sosteneva il super-sindaco? Matteo Renzi spiega che “Marco Bucci è stato un eccellente sindaco di Genova e abbiamo collaborato bene insieme”.
Oggi si propone come governatore della Liguria per il centrodestra., ma questa volta non avrà il nostro sostegno. Le convenzioni della politica richiedono serietà”. Si chiede se si unirà al campo più ampio del centrosinistra che sostiene Orlando? Renzi osserva sui social che il centrodestra tende ad avere dispute su ogni argomento, ma si raccolgono nell’appoggio ai candidati.
Nel centrosinistra, al contrario, persistono le disapprovazioni di Conte nonostante le richieste di Elly Schlein. E chi impone delle restrizioni sta giocando a favore dei concorrenti”.