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Btp Più 2025: durata e vantaggi per gli investitori
Questa emissione introduce per la prima volta la possibilità di richiedere il rimborso anticipato alla pari dopo quattro anni su un totale di otto, in una finestra temporale definita dal Mef.
Ecco le date importanti da ricordare:
- Lunedì 17 febbraio 2025, ore 9:00: inizio dell’asta per i nuovi BTP Più, fino a venerdì 21 febbraio 2025, ore 13:00, con possibile chiusura anticipata.
- Martedì 25 febbraio 2025: data di godimento, regolamento e avvio della negoziazione su MOT di Borsa Italiana.
Il nuovo BTP Più ha una durata di 8 anni, con scadenza a febbraio 2033. Prevede cedole trimestrali, ma senza premio fedeltà. Dopo quattro anni, a febbraio 2029, offre la possibilità di rimborso anticipato, totale o parziale, con un minimo di 1.000 euro. La richiesta va inviata a banca o ufficio postale tra il 29 gennaio e il 16 febbraio 2029.
Nei primi quattro anni offrirà un rendimento lordo annuo del 2,8%, per poi aumentare al 3,6% nel quadriennio successivo. Al termine del collocamento verranno comunicati i tassi cedolari definitivi, che potranno essere confermati o aumentati in base all’andamento del mercato alla chiusura dell’emissione.
Btp Più 2025: cosa sapere sui rimborsi anticipati
Per identificare gli aventi diritto al rimborso anticipato, il BTP Più sarà assegnato inizialmente con un Codice ISIN “Speciale”, valido durante il collocamento. Dopo l’emissione, passerà al Codice ISIN “Regolare” per la negoziazione sul mercato secondario. Solo chi manterrà il titolo con il Codice ISIN Speciale fino alla finestra di rimborso anticipato potrà esercitare questa opzione, mentre chi lo venderà vedrà il codice convertito, perdendo il beneficio.
Btp Più 2025: attesa per i rendimenti minimi
I rendimenti minimi garantiti annunciati dal Tesoro potranno essere aggiornati, ma esclusivamente al rialzo. L’eventuale revisione avverrà alla chiusura dell’emissione, in base all’andamento del mercato nella prossima settimana.
Durante la fase di collocamento, il titolo sarà acquistabile al valore nominale di 100, con un investimento minimo di mille euro e senza commissioni. Una volta emesso, il BTP Più sarà negoziabile sul mercato secondario, dove il prezzo potrà variare in base ai tassi di riferimento e alla dinamica di domanda e offerta in Borsa.
Come gli altri titoli di Stato italiani, il BTP Più gode di una tassazione agevolata del 12,5% sui rendimenti ed è esente dall’imposta di successione. Inoltre, grazie a una misura prevista nella Legge di Bilancio 2024, gli investimenti fino a 50 mila euro in titoli di Stato non saranno considerati nel calcolo dell’ISEE.